Alessandro Ursic, IL gennaio 2010, 29 gennaio 2010
MONACI
Johnny, ex cantante di night club a Singapore, oggi è monaco buddhista: testa e sopracciglia rasate, tonaca arancione. Lo è diventato grazie al programma Monk for a month, organizzato da un’organizzazione non governativa a Fang, vicino al confine con la Birmania: pagando fino a 700 dollari, si può vivere in un vero monastero per due-quattro settimane fino ad essere ordinati novizi. Oggi, Monk for a month ha quasi 100 clienti e 10.000 fan su Facebook. I clienti secondo il fondatore Ben Bowler: «Operatori di borsa, dipendenti col posto a rischio, fumatori accaniti: erano tutti qui per trovare un senso, sfuggire a ritmi di vita frenetici. D’altronde, se gli anni Ottanta erano rappresentati dal soldo facile e i Novanta dal divertimento, nel Duemila c’è un forte bisogno di spiritualità». Il buddhismo ha precetti semplici: sii una brava persona, impara a controllare le tue pulsioni terrene, fermati a meditare. In Thailandia quasi tutti i maschi ventenni passano un breve periodo nel monastero: è l’usanza del ”buat phra” (farsi monaci per la mamma), finalizzata all’accumulo di meriti tali da assicurarle un’esistenza migliore nella prossima vita.