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 2010  gennaio 27 Mercoledì calendario

SI FA MA SI DICE

Bella prospettiva quella disegnata da Michele Brambilla nel suo sermone sociologico pubblicato sulla Stampa di ieri. Questo paese sintetizzo parte del suo articolo è notoriamente cattolico ma subisce robuste iniezioni di puritanesimo protestante: il cattolico, anche in politica, sarebbe quello che distingue i vizi privati dalle pubbliche virtù e che in omaggio al «si fa ma non si dice» condivide una «santa ipocrisia» mitigata dal lavacro della confessione; il protestante in salsa yankee, invece, sarebbe quello che mescola pubblico e privato e che in virtù di una coerenza integerrima non accetta dissonanze tra immagine pubblica e comportamenti privati. Tenendo buono lo schema osservo io il centrodestra sarebbe più cattolico e ipocrita perché pubblicamente appoggia la Chiesa e ogni tradizionalismo, ma poi in privato fa di tutto: divorzi, prostitute, aborti eccetera. Il centrosinistra invece sarebbe più protestante e coerente perché pubblicamente è progressista su ogni cosa (gay, fecondazione, fine-vita eccetera) ma appena spunta un trans o un’amante i Marrazzo e i Delbono vengono fatti dimettere. Ecco: tra ipocrisia cattolica e ipocrisia protestante, se non disturba, colgo l’occasione per ripetermi fieramente laico. Non dovrebbe dar scandalo chi non ha commesso reati, e, se non c’è reato, non dovrebbe neanche esserci vergogna: fine. Basta la legge. E, in democrazia, gli elettori.
Filippo Facci, Libero 27/1/2010