Luca Zaia-Giulia Maria Crespi, Corriere della Sera 28/01/2010, 28 gennaio 2010
«SONO CONTRARIO AI CIBI MODIFICATI DA DIECI ANNI»
Caro direttore, ringrazio donna Giulia Maria Crespi per avermi definito «gentile, simpatico e conoscitore dell’arte». Viene da un pulpito significativo: non si può che rimanere senza fiato quando si viene accolti nella sua dimora tra due Canaletto stupefacenti per dimensione e bellezza. Insomma, opulenza d’altri tempi. Sulle cose dell’agricoltura, invece, come accade agli aristocratici usi a far miscelare lo sterco delle vacche dai propri famigli, episodio registrato durante le riprese di un recente filmato televisivo a lei dedicato, donna Giulia s’ingarbuglia. Sugli Ogm la mia posizione di netta contrarietà è nota da un decennio e la gran dama ambrosiana non può rivelare alcun retroscena su un atteggiamento culturale e politico pubblico noto e ribadito dal ministro in ogni sede. Semplicemente la contessa Crespi mette assieme fatti che non hanno attinenza tra di loro. Sulle quote latte, la gentile interlocutrice toccata nell’interesse, si dimostra una «pasdaran», disinformata in genere ma accanita sulla difesa sindacale non tanto delle stalle, quanto della sua stalla. Entrai, accolto da domestici credo di nazionalità filippina, nel magnificente Palazzo Crespi di corso Venezia a Milano, dopo settimane di insistenza da parte della signora. Per scoprire, ahimé, che il motivo per cui l’invito era stato formulato con tanta sollecitudine, riguardava un modesto danno da cinghiali alla proprietà Crespi e una sua domanda di contribuzione pubblica all’esame del ministero. Sui cinghiali, ho cercato di spiegare infruttuosamente che la Regione Lombardia (non il ministero, incompetente in materia) ha fatto nel corso degli anni quel che poteva, tranne che sparare ai medesimi, soluzione poco aristocraticamente propugnata dalla signora. Sui contributi, si è spiegato che non aveva diritto e che, da dopo la Rivoluzione francese, non si può più intervenire per leso «beneficium». Più semplicemente, nell’Italia post feudale o hai diritto all’accoglimento della domanda o no. Lei, no. Registro sul «Corriere della Sera» irritazione assai poco democratica. Ma, si sa, noblesse oblige.
Luca Zaia
Ministro delle Politiche agricole
Nell’incontro con il ministro Zaia, che tanto gentilmente mi accordò, gli avevo chiesto di intervenire sul problema cinghiali che danneggiano gravemente molte aziende agricole sparse in tutta Italia. Non un problema personale quindi, ma drammaticamente subito da molti agricoltori. Come da molti è sentito il problema agricolo attualmente al collasso in Italia.
Giulia Maria Crespi
Presidente onorario del Fondo per l’ambiente italiano