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 2010  gennaio 28 Giovedì calendario

PER COSA NOSTRA SPA BUSINESS DA 135 MILIARDI (E 70 DI UTILE)

Nel 2009 la mafia ha fatturato 135 miliardi di euro, con un un utile di 70 miliardi. "Cosa nostra spa" rafforza così la posizione di prima azienda italiana: una leadership economico- criminale che implica 1.300 reati subìti ogni giorno da imprenditori e commercianti. "Sos impresa", il rapporto presentato ieri da Confesercenti, fornisce questo quadro impietoso e tuttavia non nuovo.
La crisi economica,come denunciò all’inizio dell’anno scorso il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, favorisce gli affari della criminalità organizzata. A cominciare, sottolinea la Confesercenti, dall’usura, che ha avuto un boom: oltre 200mila commercianti colpiti, ma le posizioni debitorie sono circa 600mila perché molti soggetti finiti in questo girone infernale devono dare soldi a più di uno strozzino. C’è poi l’usura di "giornata": somme prestate al mattino e restituite la sera con una maggiorazione del 10%. Il giro d’affari complessivo ammonta a circa 20 miliardi ma il numero di denunce appare però «ancora assai esiguo rispetto alla pericolosità del fenomeno criminale» (5.400 nel 2008), come si legge nel rapporto. Una tesi confermata anche dal prefetto Giosuè Marino. Si consolida, poi, il racket delle estorsioni: 150mila i commercianti taglieggiati per complessivi 6 miliardi di euro. Il fenomeno, secondo Confesercenti, rimane stabile solo a causa del calo degli esercizi commerciali e l’aumento di quelli di proprietà mafiosa. Ma assume anche manifestazioni fantasiose e creative: gli estorsori aprono partite Iva, nascondono l’attivitàcriminale e offrono beni o servizi legali. Si va da gadget costosi e inutili come calendari, penne e agende, ma anche l’imposizione di merci, servizi, manodopera, «contributi» in occasione di festività o l’organizzazione gratuita di matrimoni o battesimi per la famiglia mafiosa.
I settori economici di interesse prioritario per la criminalità organizzata rimangono, innanzitutto, l’edilizia,ma anche le attività commerciali e turistiche, con particolare riguardo al franchising, la media e la grande distribuzione. Ai primi posti ci sono anche il settore dei giochi e delle scommesse e l’industria del divertimento. Senza trascurare il ricco e sempre proficuo ambito dei mercati ortofrutticoli. E poi si assiste alla crescita continua di un reato antico come l’abigeato: ogni anno spariscono circa 100mila animali, soprattutto mucche e ma-iali, ma anche cavalli, agnelli e pecore. Mafia spa si arricchisce sempre di più con il mercato del falso, che movimenta un giro d’affari di 7,8 miliardi di euro l’anno. Secondo il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, con circa 160mila taglieggiati, 200mila vittime dell’usura, 500mila truffati, 90mila furti e rapine, i numeri dell’aggressione delle mafie ai commercianti sono un vero e proprio «bollettino di guerra».