Wall Street Journal, 28 gennaio 2010, 28 gennaio 2010
Qualcosa di positive si sta muovendo in Iraq: le compagnie aeree stranieri stanno intensificando i collegamenti con gli aeroporti del paese, mentre i vettori regionali si stanno rimettendo in piedi dopo vent’anni di guerra e sanzioni
Qualcosa di positive si sta muovendo in Iraq: le compagnie aeree stranieri stanno intensificando i collegamenti con gli aeroporti del paese, mentre i vettori regionali si stanno rimettendo in piedi dopo vent’anni di guerra e sanzioni. Iraqi Airways, la compagnia di bandiera, dal 2004 era ripartita affittando jet usati, mentre di recente ha ordinato il suo primo nuovo aereo alla Boeing. L’azienda resta in gravi problemi finanziari, ma sta investendo, perché vede il rischio che i vettori stranieri prendano il controllo dei cieli nazionali. In particolare Gulf Air (vettore del Bahrein), Turkish Airlines Inc., la libanese Middle East Airlines e Austrian Airlines AG hanno già iniziato a traposrtare in giro per il mondo gli iracheni. Lufthansa esordirà quest’estate nel mercato iracheno, con voli per Baghdad e Bassora.