Giampaolo Visetti, la Repubblica 28/1/2010, 28 gennaio 2010
DONNE. Il Nushu, lingua segreta con cui le donne scrivevano e raccontavano la propria intimità, bandito da Mao negli anni Cinquanta e poi tornato legale nel 1976
DONNE. Il Nushu, lingua segreta con cui le donne scrivevano e raccontavano la propria intimità, bandito da Mao negli anni Cinquanta e poi tornato legale nel 1976. Si credeva estinto con la morte a 92 anni di Yang Huangyi, ultima donna allevata da una madre che conosceva i misteriosi ideogrammi. Un gruppo di cinesi dello Hunan è invece riuscito a trascrivere centinaia di versi fino ad oggi sconosciuti e a recuperare migliaia di diari segreti di mogli decise a non rivelare ai mariti le proprie sofferenze. Tra due settimane, la più diffusa tv privata della Cina trasmetterà la leggenda che narra l’origine della lingua, trovata incisa su ossa di muflone: racconta, in Nushu, la condanna di contadina offerta al primo imperatore della dinastia Song. La donna ideò una sua lingua per denunciare alle sorelle il «dolore che mi impicca» e non perdere così il contatto con la vita.