Luigi Grassia, La Stampa 27/1/2010, pagina 34, 27 gennaio 2010
CON RYANAIR NEL 2010 PIU’ PASSEGGERI DI ALITALIA
Come volevasi dimostrare, l’accordo fra Ryanair e l’Enac sui documenti da presentare all’imbarco non funziona, anzi il fondatore e numero uno della compagnia aerea «low cost» si permette di gigioneggiare con il presidente dell’Ente aereo italiano in questi termini: «Vito Riggio è un idiota, perché fa dichiarazioni stupide e idiote».
Quale reazione da Riggio? «Le parole di O’Leary non meritano risposta - dice il presidente dell’Enac -. L’avevo già qualificato, e le affermazioni odierne non fanno che confermare il giudizio».
La faccenda riguarda la possibilità o meno di usare documenti alternativi al passaporto e alla carta d’identità, come ad esempio la patente di guida, nell’imbarco degli aerei: la legge italiana dice che altri documenti sono validi, la Ryanair invece non li accetta. Era stato annunciato un improbabile compromesso ma O’Leary lo ha stracciato: «Non accetteremo mai la patente. Facciamo il check-in online, quindi il processo deve essere semplice. Non accettiamo tessere del video noleggio o badge aziendali. Non cambieremo mai queste regole».
Insultare il responsabile numero uno dell’aeronautica civile italiana sembra fatto apposta per dar ragione a Riggio, che poco tempo fa aveva accusato la Ryanair di aver aperto sui documenti una polemica artificiosa, solo per cercare la rottura e un pretesto per andar via da un mercato italiano che a O’Leary (secondo Riggio) non interessa più. Ma ieri l’amministratore delegato di Ryanair ribatteva anche su questo punto: «Ryanair intende rimanere in Italia e punta a diventare presto la prima compagnia aerea per numero di passeggeri trasportati, arrivando nel 2010 a 22 milioni, più di Alitalia». Nell’operazione-simpatia che ha avviato a tutto campo, O’Leary spara a zero anche sulla compagnia di bandiera: «La nuova Alitalia (quella tutta privata di Colaninno e cosi, ndr) è uguale alla vecchia, con prezzi alti e scioperi». O’Leary non si fa mancare niente e definisce «spazzatura» le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, circa i contributi pubblici di cui Ryanair avrebbe beneficiato: «Non percepiamo alcun aiuto di Stato - argomenta O’Leary -. Abbiamo negoziato sconti con gli aeroporti in cambio di grandi flussi di passeggeri e la Corte europea ha stabilito che non si tratta di aiuti pubblici». Intanto Ryanair annuncia che decollerà da Orio al Serio (Bergamo) con tre nuove rotte.
Luigi Grassia