Giuliano Aluffi, Panorama 28/01/2010, 28 gennaio 2010
La pala eolica diventa mini e sta su un balcone - Fino a oggi le parole città e impianto eolico sembravano incompatibili
La pala eolica diventa mini e sta su un balcone - Fino a oggi le parole città e impianto eolico sembravano incompatibili. Le lunghe pale delle turbine, che in certe zone di campagna sembrano invadere il paesaggio, mal si conciliano con gli spazi urbani. Ora si cambia: i tetti di chi desidera produrre energia pulita potranno ospitare microturbine eoliche come quelle create dalla Pramac, società di Casole d’Elsa (Si) quotata in borsa, e ideate da una star del design come Philippe Starck. «L’eolico oggi viene visto come qualcosa che ha un forte impatto sull’ambiente ed è rumoroso: queste erano le sfide da affrontare» spiega Luigi Gozzi, responsabile del Pramac Lab. «Le abbiamo risolte abbinando l’idea della turbina ad asse verticale, che permette più soluzioni stilistiche rispetto a quella ad asse orizzontale, al principio della modularità: invece di un solo grande impianto, sul tetto si possono affiancare più microturbine piccole e silenziose, in base alle esigenze energetiche». I primi due modelli prodotti dalla Pramac sono la microturbina bipala Revolutionair Wt, in grado di produrre 400 watt, e la sorella maggiore Revolutionair Wt1kw, a tre pale, che fornisce 1 chilowatt. Tre i vantaggi che rendono appetibile il «personal eolic», almeno nelle zone ventose come le coste italiane o le aree montane: gli incentivi statali per chi produce energia pulita (per l’eolico ammontano a 30 centesimi per ogni chilowattora immesso nella rete elettrica, il doppio del prezzo al consumo); il rendimento energetico dell’eolico (30 per cento contro il 15 del fotovoltaico) e l’efficiente sfruttamento degli spazi disponibili. La turbina tripala della Pramac, infatti, in 1,45 metri quadrati di spazio produce quanto 10 metri quadrati di pannelli solari. Ancora meglio il modello bipala: «Con le sue dimensioni ridotte, diametro e altezza di 90 centimetri, può essere installata anche sul balcone, senza bisogno di permessi. Inoltre è costruita con un polimero trasparente che minimizza l’impatto visivo, ha un ciclo di vita di vent’anni ed è totalmente riciclabile» aggiunge Gozzi. Il prezzo? A partire da circa 2.500 euro per la turbina più piccola, da 3.500 per la più grande. «Il mercato sta vedendo una crescita esponenziale della domanda di energia, sia da fonti tradizionali, dove siamo già presenti con oltre 40 anni d’esperienza nella produzione di gruppi elettrogeni, sia da fonti rinnovabili» commenta Paolo Carpinoti, amministratore delegato della Pramac.