Varie, 27 gennaio 2010
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Cilic Marin
• Medjugorje (Bosnia Erzegovina) 28 settembre 1988. Tennista. Croato • «[...] viene dalla mistica Medjugorje, si allena a Sanremo, e lo manda Ivanisevic. Stesso fisico, stesso coach del campione di Wimbledon 2001 - l’australiano Bob Brett, specializzato in croati, che fu anche il pigmalione di Becker - ma carattere e braccio (destro, non mancino) opposto a Cavallo Pazzo. ”Marin è un tipo calmissimo: sembra un vigile che dirige il traffico sulla linea di fondo - dice di lui Andy Roddick - [...] E nel gioco mi ricorda Agassi”. Un Agassi lungo 198 cm [...] ”Essere alti e servire forte aiuta”, spiega Marin, ragazzino gentile, educatissimo e affilato, quasi bidimensionale nei suoi 82 chili. ”Ma non basta per vincere. Io, Del Potro, Querrey sappiamo anche muoverci con grande agilità. Sappiamo rispondere bene, non solo picchiare il servizio. E abbiamo talento: per questo sorprendiamo gli avversari [...] Sono tranquillo di natura, non faccio sforzi: Goran diceva di avere tre personalità, a me ne basta una. una qualità che in campo aiuta molto. Quando me la vedo brutta mi concentro sul mio gioco e non penso al punteggio. [...] Ivanisevic mi aveva segnalato a Bob Brett, che aveva già allenato lui e Mario Ancic e ha un’accademia a Sanremo. Rimasi una settimana, poi vinsi gli europei U16 a Orbetello. Bob capì che ero un bravo ragazzo e avevo stoffa, e mi tenne con lui [...] Bob sa guidarmi in ogni dettaglio. Conosce il tennis alla perfezione. [...] Ho sempre avuto il passaporto croato, la mia famiglia viene da lì. A 14 anni mi sono trasferito a Zagabria per allenarmi meglio, e quando ho dovuto scegliere per chi giocare non ho esitato [...] sono cattolico, mio padre e mia madre mi hanno cresciuto così [...]”» (Stefano Semeraro, ”La Stampa” 27/1/2010).