Varie, 27 gennaio 2010
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Welch Florence
• Londra (Gran Bretagna) 28 agosto 1986. Cantante. Leader del gruppo Florence + The Machine • «[...] La critica è concorde: [...] è la nuova Kate Bush. ”Mia madre adorava Firenze. Da bambina mi portava in Italia, ricordo i soggiorni in quell’appartamento che affacciava su piazza della Signoria. Fu lì che cominciai a prendere lezioni di canto” [...] Due anni dopo era a Reading, il suo primo concerto rock, con la sorellina di 11 anni. ”Un trauma [...] Quando arrivarono i Foo Fighters costrinsi mio padre a prendermi a cavalcioni sulle spalle per non perdere un solo secondo del loro set [...] Il rock è stata una necessità [...] ero confusa, avevo il cuore a pezzi, lui mi aveva tradito (mostra l’anello che il suo fidanzato le ha regalato per la rappacificazione), soffrivo di attacchi di panico, bevevo un po’ troppo. Era quello che sognavo da piccola? Non credo. Ricordo che strappavo la maniglia della porta della mia cameretta, facevo finta fosse un microfono e mi atteggiavo come le grandi stelle di Broadway, quello era il mio sogno, diventare una Fanciulla delle follie. Poi sono cresciuta, e quando uno si sente come mi sento io è più vicino ai Kurt Cobain che a Judy Garland”. In una delle sue serate alcoliche, mentre era nella toilette delle signore in un pub londinese, tirò fuori la voce e cantò Something got a hold on me di Etta James. Mairead Nash, che poi sarebbe diventata la manager di Florence + The Machine, la guardò dallo specchio come se avesse visto un fantasma. ”Eravamo tutte e due un po’ ubriache, non lo feci pensando di impressionarla e di avere un contratto il giorno dopo. Ma posso assicurare che il primo istante in cui salii sul palcoscenico fu come se non avessi fatto altro in vita mia: fuori da me stessa, nuda e totalmente disinibita [...] Voglio una carriera coi fiocchi, come Tom Waits e Björk”. [...]» (Giuseppe Videtti, ”la Repubblica” 27/1/2010).