Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera 23/01/2010, 23 gennaio 2010
«DALLA VENTURA A PIERACCIONI. COSI’ SIGNORINI TRATTAVA SUGLI SCATTI» – C’è
il «sistema Signorini» al centro dell’indagine milanese sui ricatti ai vip. Perché è nel verbale di Francesco "Bicio" Pensa’ l’ex socio di Fabrizio Corona che poi presentò una denuncia contro di lui – che si rintraccia il metodo utilizzato dal direttore di Chi, settimanale della Mondadori, così come è stato poi svelato dagli accertamenti sul «caso Marrazzo». Vale a dire: foto o video compromettenti acquistati ma poi tolti dal mercato e offerti agli interessati. La scorsa estate fu proprio Alfonso Signorini a trattare con la «Photo Masi» il video del Governatore del Lazio prima che Silvio Berlusconi gli offrisse la possibilità di acquistarlo direttamente. Lo aveva già fatto in passato e ha continuato a farlo ultimamente, così come risulta dagli interrogatori e dalle intercettazioni raccolte negli ultimi mesi.
Un anno e mezzo è trascorso da quando il fotografo raccontò al pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock i retroscena dei rapporti tra paparazzi, agenzie e direttori di giornali. Il suo verbale fu trasmesso alla procura di Milano per verificare le sue dichiarazioni. Molti episodi sono stati già riscontrati, altri li ha rivelati nei giorni scorsi tracciando un quadro che adesso potrebbe portare a clamorosi sviluppi.
«Così furono avvisati Pieraccioni e Ricucci»
Dichiara Pensa davanti al magistrato di Potenza: «Per farle un esempio di come funziona, le racconto che cosa è accaduto qualche settimana fa. Il regista Leonardo Pieraccioni era alle Maldive con la fidanzata Laura Torrisi. Alcuni fotografi li avevano beccati mentre facevano sesso in acqua. Quelle foto erano state offerte a Signorini. Lui ha chiamato Pieraccioni. Gli ha detto: "Ho qui delle tue belle immagini. Ti mando un mio fotografo e facciamo un servizio in posa, altrimenti devo pubblicare queste". Mi dica, questo non è un ricatto? Gli altri fotografi hanno speso 15.000 euro per andare alle Maldive a fare il servizio e non l’hanno venduto».
"Bicio" si sente vittima del meccanismo. Accusa Signorini e Silvestro Serra, anche lui direttore di settimanali «di essere a libro paga di Corona». E per dimostrarlo cita altri episodi. Uno riguarda Stefano Ricucci: «Era con Natalia Bush e io gli ho fatto delle foto mentre va in giro con una macchina blu con la sirena. L’ho ripreso mentre faceva un testacoda in piazza della Repubblica». Probabilmente l’immobiliarista avrebbe avuto difficoltà a spiegare come mai era a bordo di un’auto di servizio con tanto di lampeggiante. Aggiunge Pensa: «Prendo le foto e vado a Chi. Soltanto dopo ho saputo che Signorini ha chiamato Ricucci per fregarmi. A quel punto sono stato io a cercare l’autista di Ricucci per raccontargli la verità. E gli ho detto che Signorini aveva cercato di fregarmi». Secondo il fotografo «Serra prende 2.000, 2.500 euro a servizio. Signorini ne prendeva 3.000 o 4.000, ma prima di diventare direttore».
Le foto di Santoro dopo la D’Addario
Poi il paparazzo parla di Simona Ventura. Ricorda il «servizio con Giorgio Gori: l’ho fatto io ma ne è uscita soltanto una parte». Sostiene che «Lele Mora pagò 250.000 euro per bloccare quelle foto». Poi va avanti: «Un’altra volta la Ventura era con una certo Francesco, il dj in una discoteca. Lui era a torso nudo, a lei all’improvviso gli è caduto il reggiseno. Alcune foto sono uscite su Chi, ma soltanto quelle non compromettenti. Le altre niente, bloccate».
Sul tavolo del direttore del settimanale della Mondadori sono passati centinaia di servizi. Sono stati gli stessi responsabili delle agenzie a raccontare come Signorini sia uno dei clienti privilegiati, anche perché disposto a pagare molto bene. Soltanto una parte del materiale sarebbe stato però destinato alla pubblicazione. In alcuni casi le immagini sarebbero rimaste in un cassetto e poi utilizzate al momento opportuno. Come nel caso di Michele Santoro, ritratto lo scorso anno mentre passeggia con Beatrice Borromeo che all’epoca partecipava al suo programma: la sequenza è uscita su Chi la settimana successiva alla puntata di Annozero nel corso della quale era stata intervistata Patrizia D’Addario. In altri casi le foto sono state offerte all’interessato o comunque gli è stato fatto sapere che erano nella disponibilità del settimanale.
Le «esche» usate per incastrare
Ma le verifiche in corso riguardano anche la possibilità - emersa da alcune conversazioni intercettate - che alcune persone, talune anche famose, si siano prestate a fare da esca per incastrare il personaggio di turno, d’accordo con i fotografi che poi li ritraevano in atteggiamenti sconvenienti. Uno dei casi più eclatanti riguarda il giornalista Gabriele Parpiglia. Nella primavera scorsa è stato lui, per conto de Il Giornale, a farsi fotografare mentre offre soldi a Gino Flaminio, il fidanzato di Noemi Letizia. Dice di lui "Bicio" ai magistrati: « stato messo dentro Chi da Lele Mora e Corona. Quando Star Tv ha chiuso, è l’unico che si è salvato».
Il ruolo di Signorini all’interno del Gruppo Mondadori era emerso con chiarezza proprio nel «caso Marrazzo». In quell’ occasione era stato infatti dimostrato come il direttore di Chi si occupi anche di trattare per conto di altri direttori. Il video del Governatore gli fu consegnato il 5 ottobre scorso. Lui stesso ha raccontato di averne parlato subito con Marina Berlusconi e con lo stesso presidente del Consiglio, al quale lo ha portato in visione. Ma non solo. Per il 12 ottobre procura un appuntamento al nuovo direttore di Libero Maurizio Belpietro che lo visionerà negli uffici della Photo Masi. Lo stesso accade due giorni dopo - 14 ottobre - con Gianpaolo Angelucci, l’ imprenditore della sanità ed editore di Libero e del Riformista. Ed ecco quello che afferma a verbale Carmen Masi, titolare insieme al marito dell’ agenzia «Photomasi»: «Quello stesso 14 ottobre Signorini mi chiamò e mi disse di fermare tutte le trattative perché Panorama era molto interessato e dovevano decidere chi doveva pubblicare tutto».
Fiorenza Sarzanini