Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 26 Martedì calendario

Cevenini Maurizio

• Bologna 22 luglio 1954. Politico. Pd. Presidente del consiglio comunale di Bologna. Candidato alle primarie per il sindaco e pressoché certo della vittoria, nell’ottobre 2010 fu costretto al ritiro per problemi di salute • «A Bologna è semplicemente “il Cev”. [...] è mister preferenze, il politico più votato d’Italia. Con un numero del cuore, quattromila: 4.054 preferenze incassate alle ultime amministrative, 4.900 amici su Fb in meno di un mese durante la campagna elettorale, 4.000 matrimoni celebrati dal 1995 alla fine del 2009. [...] c’è stata una festa a tema: “Noi che c’ha sposato Maurizio Cevenini”, in dono una pergamena e una poesia di Gibran. E poi il Bologna, grande amore del Cev, che [...] ha prestato a Gianfranco Fini, bolognese di nascita in visita sotto le Torri per presentare l’ultimo libro, la sua inseparabile sciarpa rossoblù per le foto. Così si spiega il successo di Cevenini, che si fece la campagna elettorale delle primarie in Apecar. Niente salotti buoni per lui, che dopo la laurea in Sociologia ha iniziato a lavorare nel 1976 al Villalba Hospital di Bologna come impiegato- centralinista, per diventare capo del personale e poi amministratore delegato, dal 1982 al 2006. E una carriera politica iniziata nel Pci, come usava una volta: prima consigliere di quartiere, poi al comune di San Lazzaro, poi al comune di Bologna, poi presidente del consiglio provinciale (virtuosissimo: in tre anni di riunioni a Palazzo Malvezzi non se n’è mai perso una, 60 su 60 nel 2007, 168 su 168 dal 2005). [...] sorride anche quando Delbono gli nega la poltrona di vicesindaco, nonostante il risultato delle urne. Mai una parola fuori posto verso il segretario del Pd locale, Andrea De Maria che decise di candidare Andrea Mingardi, forse temendo di essere oscurato dalla popolarità del Cev (De Maria prese la metà dei suoi voti, nonostante lo sforzo del partito e gli spot televisivi con il maglioncino a losanghe da bravo ragazzo). [...]» (Silvia Truzzi, “il Fatto Quotidiano” 26/1/2010).