Alessandra Farkas, Corriere della Sera 22/1/2010, 22 gennaio 2010
John Edwards, ex candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, ha ammesso di essere il padre di una bimba di nome Quinn, nata da una relazione extraconiugale con la documentarista Rielle Hunter
John Edwards, ex candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, ha ammesso di essere il padre di una bimba di nome Quinn, nata da una relazione extraconiugale con la documentarista Rielle Hunter. L’ammissione arriva due settimane prima che esca il libro The Politician, scritto dal suo ex assistente Andrew Young, che ovviamente è a conoscenza di tutta la storia. L’incontro di Edwards con la donna avvenne nel 2006 in un bar di New York. Dopo pochi mesi la Hunter rimase incinta, il tabloid National Enquirer svelò la tresca, ma la coppia smentì. Allora l’ex assistente Young fu costretto dal capo a farsi avanti per reclamare pubblicamente la paternità della bambina. Solo nel 2008 Edwards ammise di aver avuto una relazione con la donna, negando tuttavia di essere il padre della creatura. Ma l’ex assistente ricorda: «Edwards mi ordinò di trovare un dottore disposto a falsificare il risultato di un test del Dna». In piena campagna elettorale Edwards conquistò la simpatia dei votanti annunciando: «Mia moglie è affetta da un tumore terminale che la ucciderà». Ma nel privato, dice ancora l’ex assistente, «aveva già promesso alla sempre più irrequieta amante che l’avrebbe sposata dopo la morte della moglie. In una grande cerimonia sui tetti di New York, con la Dave Matthews Band a suonare dal vivo». Alla fine di gennaio 2008 si ritirò dalla corsa elettorale e adesso un’inchiesta federale dovrà stabilire se abbia usato fondi della campagna per coprire la sua relazione extraconiugale con la Hunter.