Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Reggio Calabria 25 agosto 1970. Magistrato. Pm della Dda di Reggio Calabria. Nel gennaio 2010 gli fu inviata una lettera con una cartuccia calibro 12 caricata a pallettoni («Vedi di smetterla, fatti i cazzi tuoi o ti facciamo fare la fine di Falcone e Borsellino») • «[...] assieme ad altri pm della Dda, cura alcune delle inchieste più delicate della città dello Stretto. considerato un profondo conoscitore dei clan dell’area metropolitana. [...] impegnato in alcuni processi particolarmente delicati, come ”Testamento” contro il clan Libri e ”Bellu Lavuru”, sulle infiltrazioni mafiose nei cantieri della statale 106. Sue anche le indagini che [...] hanno portato all’arresto dei super latitanti e boss di primo piano, Pasquale Condello (detto ”il supremo”) e Giuseppe De Stefano. A Condello, condannato nel processo ”Vertice”, ha fatto sequestrare beni per 70 milioni di euro. Ha firmato, assieme ad altri magistrati la richiesta al tribunale dei Minori per far togliere la patria potestà ai mafiosi con figli minorenni. Provvedimenti quasi sempre assunti assieme ad altri magistrati. [...]» (Giuseppe Baldessarro, ”la Repubblica” 26/1/2010).