Francesca Milano, Il Sole-24 Ore 25/1/2010;, 25 gennaio 2010
BADANTI, UNA SU DIECI CE L’HA FATTA
Piove sul bagnato e sugli sportelli unici per l’immigrazione, letteralmente inondati dalle pratiche da vagliare. Alla mole di istanze relative al decreto flussi 2008 – ancora in attesa di essere archiviato nella maggior parte delle città – si aggiungono adesso le domande della procedura di emersione per colf e badanti. Ad oggi ”secondo i dati del mini-stero dell’Interno – solo 36.577 lavoratori domestici hanno ottenuto il contratto, ossia l’12,4% di coloro che hanno presentato la domanda durante il mese di settembre. Ogni nove istanze andate a buon fine, però, c’è una domanda respinta per irregolarità. A dire "no" è nella maggior parte dei casi la questura competente per territorio, chiamata a controllare se ci sono motivi ostativi alla regolarizzazione, come un’espulsione per motivi di sicurezza o una segnalazione come persona non ammissibile non Italia. Anche lo sportello unico può respingere l’istanza, oppure può chiedere un’integrazione della documentazione.
Il vaglio delle pratiche procede a rilento ma qualcosa potrebbe cambiare dal 1? febbraio, quando dovrebbero entrare in servizio i 325 lavoratori interinali assunti dal ministero come " rinforzo" agli sportelli delle prefetture.
«Tra procedure di emersione, flussi 2008, ricongiungimenti e casi speciali – afferma Antonio Luigi Quarto, dirigente della prefettura di Milano – lo sportello è sommerso di lavoro. Per fortuna stanno per arrivare i rinforzi». A Milano dovrebbero prendere servizio 32 lavoratori interinali. «Con il loro aiuto – sottolinea il dirigente – contiamo di chiudere la procedura di emersione nel giro di qualche mese ». Ad oggi, però, le istanze definite sono solo 3mila (tra contratti firmati, appuntamenti fissati e istanze rigettate), contro le quasi 44mila richieste pervenute. A questo lavoro si aggiunge quello relativo al decreto flussi 2008 che assegnava a Milano e provincia 23.701 quote. «Abbiamo lavorato solo un terzo delle pratiche – dice Quarto ”ma contiamo di velocizzare la lavorazione». Serviranno, però, diversi giorni prima che la "macchina" degli sportelli inizi a carburare: bisognerà organizzare i turni, formare gli interinali e programmare la scansione del lavoro in modo da avere una data certa entro cui archiviare sia la sanatoria che il decreto flussi 2008. Anche perché ”fanno sapere dalla prefettura di Milano – qualcuno già parla del prossimo decreto flussi.
I lavoratori interinali sono stati distribuiti dal Viminale nelle varie prefetture in base al numero di richieste arrivate dai diversi sportelli unici per l’immigrazione. Milano, Roma e Napoli si sono quindi aggiudicate le quote più consistenti di risorse aggiuntive: rispettivamente 32, 30 e 20. Arriveranno 11 lavoratori interinali anche a Brescia, mentre Torino e Treviso ne aspettano dieci. Nelle altre prefetture i rinforzi saranno molto meno numerosi.
Non arriveranno interinali, invece, a Trento dove la regolarizzazione di colf e badanti è conclusa: non solo sono stati firmati i contratti ma sono stati già consegnati i permessi di soggiorno. In attesa degli interinali, il questore di Treviso Carmine Damiano ha riorganizzato l’ufficio immigrazione: oltre agli agenti trasferiti da altri uffici, allo sportello ci sono anche ragazzi impegnati in stage universitari.
A Roma i 30 rinforzi sono ben accetti ma «abbiamo chiesto di dividerli in due gruppi da 15 perché non abbiamo spazio a sufficienza », spiega il responsabile dello sportello Ferdinando Santoriello. Gli uffici della prefettura di Roma viaggiano sulle 250 convocazioni giornaliere, che avvengono tre giorni a settimana. «Gli altri due – aggiunge Santoriello – sono dedicati alle seconde convocazioni di chi deve integrare la pratica». Per fare economia, lo sportello della capitale convoca datori e lavoratori attraverso la posta ordinaria. «Solo nel caso in cui non si presentino – spiega il responsabile – inviamo la seconda convocazione con una raccomandata con ricevuta di ritorno, necessaria per archiviare definitivamente la pratica».Nelle prossime settimane l’invio cartaceo dovrebbe essere sostituito da un sms, e in futuro non è escluso che si utilizzi la posta elettronica.