Yan Jie, China Daily 25/1/2010, 25 gennaio 2010
HACKER
Zhou Yonglin, capo del dipartimento per la sicurezza su Internet (CNCERT) di Pechino ha fatto sapere che la Cina è la prima vittima dei cyberattacchi. Solo nel 2008, le compagnie straniere hanno segnalato 21.618 aggressioni virtuali. Zhou ha accusato gli hacker, in particolare quelli statunitensi, di controllare i computer cinesi installando virus e programmi zombie. L’anno scorso 262.000 indirizzi IP sono stati colpiti da trojan (file nascosti in programmi comuni che si installano sulla macchina e permettono all’hacker di accedere al computer dall’esterno senza che il proprietario se ne accorga) inviati da 165.000 indirizzi IP d’oltremare. "La maggioranza di questi attacchi parte dagli Stati Uniti: il 16,61 per cento" ha spiegato Zhou. Il dirigente ha anche citato uno studio della Symantec (compagnia per la sicurezza online) pubblicato lo scorso aprile: la ricerca ha mostrato che gli Stati Uniti fanno da base alla maggior parte dei cyber attacchi, e ospitano, primi fra tutti, il 33 per cento dei server che controllano i programmi zombie.