Corriere della Sera 21/01/2010, 21 gennaio 2010
DOMANDE E RISPOSTE
Che cosa è il contratto di apprendistato?
L’apprendistato è un contratto regolato dal di lavoro decreto legislativo 276 del 2003, la cosiddetta legge Biagi, per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di una professionalità direttamente all’interno dell’impresa. L’apprendistato è caratterizzato dall’alternanza di momenti lavorativi e di formazione anche esterna all’azienda.
Esistono vari tipi di apprendistato?
Ci sono tre tipi di apprendistato: quello per l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione; l’apprendistato «professionalizzante» per il conseguimento di una qualificazione (si tratta della forma più utilizzata dalle aziende); e quello per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione con il coinvolgimento delle Università.
Quali sono i soggetti interessati?
L’apprendistato legato al diritto-dovere d’istruzione è rivolto, secondo la Biagi, ai giovani tra 15 e 18 anni, ma con l’introduzione dell’obbligo scolastico a 16 anni da parte del governo Prodi la soglia di accesso è salita (con l’emendamento in discussione si tornerebbe ai 15 anni). Quello professionalizzante è diretto ai giovani tra 18 e 29 anni, quello per l’alta formazione è disciplinato dalle Regioni.
Quanti sono gli apprendisti?
Secondo i dati Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) nel 2008 gli apprendisti sono stati circa 645 mila: l’87% in più rispetto a dieci anni prima. Il 6,5 per cento con un’età tra i 15 e i 17 anni, il 41,1 tra i 18 e i 21. Solo l’8,9 per cento dei contratti di apprendistato è stato della tipologia diritto-dovere e il 43 per cento della tipologia professionalizzante