Lettera a la Repubblica 22/01/2010, 22 gennaio 2010
LETTERE
In occasione di immani tragedie che periodicamente si abbattono su sfortunate popolazioni, si assiste ad un corale ed immane sforzo da parte di moltissime persone che, aderendo ad appelli provenienti da varie associazioni, effettuano versamenti in denaro utilizzando conti correnti postali e bancari. Oggi ho effettuato anch’io un versamento presso un ufficio postale e ho pagato, contestualmente, la relativa tassa di euro 1,10. Credo che, a fronte di disastri e sciagure di tali ed immense proporzioni, sia a dir poco insostenibile e francamente indecente, che il soggetto ricevente pretenda un tale balzello, ritenendo invece più opportuno, se non addirittura doveroso in nome della solidarietà, devolverlo all’istituzione a cui favore il cittadino ha versato la somma. Personalmente considero insopportabile che Poste Italiane e le banche facciano cassa anche in simili circostanze.
Giovanni Fabiano
Milano