Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 22 Venerdì calendario

Mautone Mario

• Napoli 20 gennaio 1951. Ex provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, promosso dirigente a Roma dall’allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che gli affidò, tra le polemiche, anche una commissione sugli appalti stradali. Il 17 dicembre 2008 fu arrestato su ordine del tribunale di Napoli con l’accusa di far parte di una presunta banda di pubblici amministratori infedeli che avrebbe favorito amici imprenditori, aggiudicando loro appalti euromilionari o confezionando gare su misura. Nel marzo 2010 condannato a 2 anni (pena sospesa) per due operai segnalati dall’imprenditore Alfredo Romeo • «’Buttala sul ricatto al figlio, è l’unico sistema”. Così, nell’estate del 2007, la moglie dell’ex provveditore alle Opere Pubbliche di Campania e Molise, Mario Mautone, suggeriva al marito la strada da percorrere per evitare il trasferimento dal ruolo di vertice ricoperto Napoli a un incarico al ministero. ”Tu non ti devi muovere da Napoli - dice la donna - il potere che tieni qua non lo puoi tenere a Roma”. Il ”figlio” da ricattare è Cristiano Di Pietro, erede dell’allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. ”Ma scusa, tu ti sei messo così a disposizione con questo cr... con il figlio. Ma allora non serve a niente?”, prosegue la donna. In quel periodo il leader dell’Italia dei Valori aveva impresso un’accelerazione a un giro di poltrone ai piani alti del dicastero destinato a riguardare anche Mautone sul quale si cominciavano ad addensare le prime nubi poi sfociate nel coinvolgimento del dirigente nell’inchiesta sugli appalti condotta dalla Procura di Napoli. [...]» (Dario Del Porto, ”la Repubblica” 23/12/2008) • «[...] In una informativa della Dia napoletana vengono definiti i rapporti dell’indagato, che spaziano dagli esponenti di An, ai consiglieri comunali dell’Italia dei Valori, dai sindaci dei paesi campani al questore, dai magistrati della Corte dei conti, fino ai monsignori. Tutti vogliono qualcosa da Mautone, vogliono soldi, interventi e raccomandazioni per appalti e lavori. E lui fa altrettanto, chiedendo un posto di lavoro ”adeguato” anche per la sua amante. [...]» (Cristiana Mangani, ”Il Messaggero” 23/12/2008).