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 2010  gennaio 22 Venerdì calendario

APPRENDISTI- STUDENTI A 15 ANNI


La Commissione Lavoro della Camera ha approvato l’emendamento al disegno di legge-lavoro presentato dal deputato Pdl Giuliano Cazzola che prevede la possibilità per i ragazzi di 15 anni di assolvere l’obbligo scolastico (che formalmente rimane fissato a 16 anni come stabilito dalla riforma varata dal governo Prodi) lavorando con un contratto misto che prevederebbe anche attività di formazione. Secondo il governo l’emendamento servirà a rispondere al problema della dispersione scolastica. I sindacati della scuola di Cgil-Cisl-Uil e le Acli dicono però che il contenuto formativo del contratto di apprendistato è nei fatti troppo modesto: come dimostrano i dati dell’Isfol (l’istituto che per il ministero si occupa di formazione), attualmente solo il 17% dei ragazzi apprendisti svolge attività di formazione oltre a lavorare, tutti gli altri lavorano e basta.

In Italia l’abbandono scolastico sfiora il 22 per cento, la media europea è del 15 per cento.

Più della metà dei giovani assunti con contratti di apprendistato (664mila) lavora al Nord.

Un giovane su sei nella fascia 15-29 entra nel mondo del lavoro attraverso questa strada.

Il primo stipendio di un apprendista è inferirore di un terzo rispetto alla paga base.

LEGGI SULLA SCUOLA. 150 ANNI DI PROVVEDIMENTI:
1859
Legge Casati
Il regio decreto legislativo varato nel Regno di Sardegna, entrato in vigore nel 1860 e successivamente esteso, con l’unificazione, a tutta l’Italia, stabilisce per la prima volta la gratuità dell’istruzione pubblica nelle scuole elementari.
1877
Legge Coppino
Il governo Depretis introduce l’obbligo scolastico fino a 9 anni di età, prevedendo sanzioni nei confronti di chi disattente le legge. Le spese per il mantenimento delle scuole rimangono però a carico dei comuni, motivo che impedisce la piena attuazione della norma.
1904
Legge Orlando
L’obbligo scolastico viene allungato fino al dodicesimo anno di età, con l’istituzione delle classi quinta e sesta. Tutti i Comuni sono tenuti a istituire scuole almeno fino alla classe quarta. Sette anni più tardi, l’istruzione sarà gestita direttamente dallo Stato.
1962
Legge 1859
Viene abolita la scuola di avviamento al lavoro con la creazione di una scuola media unificata. Nascono le classi miste maschili e femminili. Il latino diventa materia facoltativa al terzo anno: l’obbligo di frequenza rimane solo per chi intende iscriversi al liceo.
2006
Legge 296
Dopo un lungo iter parlamentare, il governo Prodi sancisce l’innalzamento dell’obbligo di frequenza scolastica fino a 16 anni: in precedenza, alcune misure di legge avevano introdotto il generico concetto di «diritto all’istruzione fino a 16 anni».