22 gennaio 2010
Giovanna Piattelli, 59 anni. Di Montecatini Terme, separata, un figlio di 22 anni che studia ingegneria a Pisa, dirigente dell’ufficio istruzione e sport del Comune, fra sei mesi sarebbe andata in pensione
Giovanna Piattelli, 59 anni. Di Montecatini Terme, separata, un figlio di 22 anni che studia ingegneria a Pisa, dirigente dell’ufficio istruzione e sport del Comune, fra sei mesi sarebbe andata in pensione. Nel 2004 aveva licenziato l’autista di scuolabus Silvano Condotti, 55 anni, sposato e padre, colpevole d’aver dato uno schiaffo a un bambino che, durante il tragitto verso la scuola, gli aveva fatto perdere la pazienza. L’uomo, che «quell’incredibile licenziamento» non l’aveva mai mandato giù e ne parlava di continuo con chiunque, aveva fatto causa al Comune, perdendo sia in primo grado sia, lo scorso novembre, in appello. L’altra mattina andò nell’ufficio della Piattelli e per l’ennesima volta le spiegò le sue ragioni, verso le 16 tornò, si sedette di fronte alla scrivania della donna, le sparò un colpo di calibro 45 dritto in testa e scappò via andandosi a rifugiare nella sua villetta in via Cadorna. Alle 17.15, quando vide che la casa era circondata dalla polizia, uscì in terrazzo, distese sul pavimento un telo di nylon, si infilò la pistola in bocca e fece fuoco. Nella villetta lasciò più biglietti, per scusarsi con moglie e figlio e per raccontare i suoi propositi di vendetta (intendeva ammazzare pure l’ex sindaco Ettore Severi). Un altro biglietto, trovato accanto al corpo, lo scrisse poco prima d’ammazzarsi: «Finalmente ce l’ho fatta, ora arriva la parte più difficile e riguarda me». Alle 15.30 e alle 17.15 di giovedì 21 gennaio a Montecatini Terme.