21 gennaio 2010
Liberato Magnante, 46 anni. Di Pietravairano in provincia di Caserta, noto in paese per l’attività politica (durante l’ultima campagna elettorale s’era impegnato in favore della lista Vola Alto), da qualche tempo conviveva con la figlia di Matteo Dell’Omo, 65 anni, titolare del Bar Dolce Vita e suo cara amico
Liberato Magnante, 46 anni. Di Pietravairano in provincia di Caserta, noto in paese per l’attività politica (durante l’ultima campagna elettorale s’era impegnato in favore della lista Vola Alto), da qualche tempo conviveva con la figlia di Matteo Dell’Omo, 65 anni, titolare del Bar Dolce Vita e suo cara amico. Costui, non tollerando chissà perché la relazione tra i due, l’altra sera in compagnia della moglie bussò a casa della figlia e del genero, che avevano a cena amici, chiedendo un caffè. D’un tratto si alzò dal tavolo, si sedette qualche minuto sul divano, poi tirò fuori una calibro 9x21 con la matricola cancellata, disse «qua le cose non vanno bene, uno di noi due deve morire», e sparò tre colpi: due centrarono in petto il Magnante, un terzo ferì di striscio uno degli invitati. Infine, siccome la pistola s’era inceppata, scappò via, costringendo la moglie a seguirlo, a bordo della sua Clio bianca. Poi, alle 4 di notte, s’andò a costituire dai carabinieri. Verso le 22 di mercoledì 20 gennaio in una casa nel Parco Rotondo a Pietravairano in provincia di Caserta.