Pierangelo Sapegno, La Stampa, 20/1/2010, 20 gennaio 2010
Massimiliano Credico, 35 anni, disoccupato con qualche problema di mente. Il 6 maggio 2007 rapì una donna incinta dentro un negozio di Lucera, nel foggiano, e la tenne in ostaggio per ore, chiedendo di parlare con Alessandra Mussolini
Massimiliano Credico, 35 anni, disoccupato con qualche problema di mente. Il 6 maggio 2007 rapì una donna incinta dentro un negozio di Lucera, nel foggiano, e la tenne in ostaggio per ore, chiedendo di parlare con Alessandra Mussolini. Arrestato, è stato in cura presso un centro di igiene mentale. Il 19 gennaio 2010 la scena si è ripetuta quasi uguale: per sette ore ha tenuto in ostaggio una ragazzina di 14 anni, Rosa, minacciandola con un coltellino e chiedendo di parlare con la Mussolini. L’adolescente, primo anno dell’Istituto commerciale, non aveva partecipato all’assemblea d’istituto e intorno alle 11 passeggiava in piazza Salandra con due amiche. Mentre le tre guardavano la vetrina di una libreria, Credico ha afferrato Rosa e l’ha portata dentro il negozio. Solo nel pomeriggio tre agenti dei Nocs sono riusciti a entrare nella libreria, dove Credico era voluto rimanere solo con la ragazzina. Intorno alle 6, dopo una lunga trattativa, l’uomo s’è inferto quattro coltellate. Per due secondi si è staccato da Rosa: gli agenti ne hanno approfittato per saltargli addosso e salvare la ragazzina.