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 2010  gennaio 20 Mercoledì calendario

IL TESORO LANCIA BOND DA 2,5 MILIARDI DI DOLLARI

La Spagna ha acquistato una pagina intera dell’ultimo numero dell’Economist per rivolgersi alla comunità internazionale e pubblicizzare i titoli di Stato spagnoli. L’Italia, veterana della competizione tra i bond governativi in eurolandia, ha scelto la strategia del "fare" con un’operazione jumbo apripista lanciata ieri, che è la prima emissione 2010 di titoli denominati in dollari Usa emessi da uno Stato dell’eurozona.
Il salto all’insù del debito/Pil e deficit/Pil in molti paesi nell’area euro esaspera anche quest’anno la concorrenza nella vendita di 1.000 miliardi di euro circa di titoli di stato: prevedibilmente la caccia all’investitore si estenderà sempre di più in Usa e Asia. L’Italia ieri ha precorso un trend, anticipando i tempi: la Germania potrebbe tornare sul mercato Usa con un suo jumboBund il prossimo giugno (ieri la Kfw ha colto al volo un’apertura sui dieci anni) mentre non tarderà ad arrivare la Spagna.
Il nuovo Italy-bond da 2,5 miliardi di dollari, scadenza quinquennale, è stato collocato da un gruppo di banche guidate da Barclays, Citibank e Crédit Suisse. Le condizioni degli swap tra euro e dollaro sono tali da consentire il risparmio di una quindicina di centesimi di punto percentuale a chi vende titoli a cinque anni nella divisa Usa per poi convertirli nella moneta unica europea. E comunque questo Italy-bond è stato venduto sulla parte più stretta (45 centesimi sul tasso swap) della forchetta dei rendimenti proposta agli investitori. Lo sbarco dell’Italia sul mercato americano non è una novità assoluta. Nell’ultimo ventennio il Tesoro si è conquistato la reputazione di emittente «assiduo, trasparente e corretto»: l’Italia è il più grande Stato europeo che emette bond denominati in dollari, in formato "global" o "144a", registrati presso la Sec. Ne ha in circolazione una quindicina, per oltre 32 miliardi di dollari: spalmati sull’intera curva dei rendimenti, tra tre e trent’anni,caso unico tragliStati di eurolandia. Nelle Linee guida per la gestione del debito 2010, il Mef ha annunciato che emetterà bond per «almeno» 2 miliardi di dollari: e continuerà a usare, in maniera più opportunistica, le euromedium term notes che sono obbligazioni emesse ad hoc, per soddisfare la domanda specifica di singoli grandi investitori istituzionali. «Questa emissione in dollari aiuterà l’Italia a diversificare la base internazionale degli investitori che acquistano titoliitaliani – ha commentato ieri Peter Chatwell di Calyon – a mantenere alto il profilo internazionale e migliorare le condizioni di raccolta per l’anno in corso».