ALBERTO MATTONE, Repubblica 18/1/2010, 18 gennaio 2010
«MA CON I NUOVI POTERI BATTEREMO LA BUROCRAZIA»
Sottosegretario Guido Bertolaso, un decreto trasformerà la Protezione civile che lei guida, in una Spa. In quale Stato al mondo un ente che si occupa di calamità naturali viene privatizzato?
«Il dipartimento della Protezione civile rimane alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio, ed era così anche con Prodi. Non cambia nulla nella struttura che esiste oggi, ma in aggiunta a questa, creiamo una società di servizi a totale capitale pubblico, con un cda che sarà composto da tre magistrati contabili e da un direttore generale che sarà scelto attraverso un bando».
Non c´è il rischio di mandare in secondo piano la gestione delle emergenze?
«Questa società di servizi sarà la struttura operativa per organizzare opere di ricostruzione, i grandi eventi e altre attività tecniche, in modo da concentrarci meglio sulla gestione delle calamità».
Cosa c´entrano con la Protezione, allora, eventi come le Olimpiadi invernali, le gare ciclistiche o i pellegrinaggi del Papa?
«Abbiamo gestito sempre questi eventi in passato: i funerali del Papa e quant´altro. Si tratta di appuntamenti previsti dalla legge del 2001. Il nuovo decreto non ci dà nuove responsabilità».
La gestione del traffico delle gondole a Venezia è un´emergenza nazionale?
«Quello di Venezia era un allarme del 2004, che ci hanno segnalato i sindaci Costa prima e Cacciari dopo. L´intervento della Protezione civile ha permesso di imporre sul Canal Grande limiti di velocità ai motoscafi che, con le loro onde, provocavano criticità ai palazzi antichi».
Non sarebbe meglio concentrarvi sulle calamità naturali?
«Sì, e ce ne occupiamo bene, come dimostra il terremoto dell´Aquila, la cui buona gestione è stata riconosciuta a livello mondiale. Se il sindaco di Venezia, che non è della maggioranza, ci pone un problema noi diamo una risposta. Ci carichiamo di tutte le emergenze. E ce ne sono anche di più singolari».
Per esempio?
«Il sindaco di Ostuni mi ha chiesto aiuto per disincagliare dalla spiaggia un mercantile turco. Gli ho risolto il problema, perché abbiamo strumenti che consentono di trovare soluzioni pratiche ai mille ostacoli burocratici che impediscono interventi rapidi».
Di ostacoli burocratici sembra ne abbiate pochi. La accusano di aver speso, dal 2001 ad oggi, circa 10 miliardi di euro senza alcun controllo.
« un´autentica calunnia. Il dipartimento gestisce ogni anno un miliardo di euro: 850 milioni servono per i mutui delle emergenze passate. Gli altri 150 milioni sono destinati al personale, alla lotta agli incendi boschivi e alle attività di previsione».
Soldi gestiti senza appalti pubblici.
« un´altra balla cosmica. All´Aquila stiamo per terminare 4.700 appartamenti antisismici per ospitare 18 mila terremotati al costo di 700 milioni. Abbiamo fatto una gara europea, a cui hanno partecipato 56 imprese: hanno vinto in 16».
Le buste dove sono state aperte?
«Davanti al pubblico e la Corte dei Conti ha espresso grande apprezzamento per la trasparenza delle procedure. Mettiamo tutto a concorso. E, siccome siamo organizzati, le gare le facciamo rapidamente e senza ricorsi».
Sarà o no un´anomalia il fatto che il sottosegretario Bertolaso controlla Bertolaso capo della Protezione civile?
«Sono accuse patetiche. Sono capo della Protezione civile dal 2001, nel 2008 mi hanno nominato sottosegretario per risolvere i problemi della spazzatura a Napoli. Adesso, mi hanno chiesto di restare alla presidenza del Consiglio per occuparmi delle emergenze all´estero, e quindi non ci sono conflitti di interesse. Sono controllato dalla Corte dei Conti».
Mai ricevuto pressioni politiche, Bertolaso?
«Se le avessi ricevute, un minuto dopo l´avrebbe saputo il magistrato».