Internazionale, 15/21 gennaio 2010, 21 gennaio 2010
Secondo il libro Sustainable fashion and textiles di Kate Fletcher per ottenere un chilo di pelliccia sintetica servono rispettivamente 150, 157 e 109 megajoule di energia a seconda del materiale usato
Secondo il libro Sustainable fashion and textiles di Kate Fletcher per ottenere un chilo di pelliccia sintetica servono rispettivamente 150, 157 e 109 megajoule di energia a seconda del materiale usato. La pelliccia di cotone impiega appena cinquanta megajoule ma prima bisogna coltivare la pianta, usando risorse idriche e agricole. Ai costi di produzione vanno aggiunti quelli dello smaltimento, che nel caso dei derivati del petrolio sono alti. Paradossalmente, invece, le pellicce vere sono biodegradabili e, per quanto sia sgradevole dirlo, in un certo senso gli animali sono risorse rinnovabili. Però anche gli allevamenti, che producono l’85% delle pelli in commercio, hanno dei costi energetici e producono rifiuti. Uno studio del 1979, finanziato da un’associazione per i diritti degli animali (ma impreciso in molti punti), assicura che il capo ottenuto da animali selvatici richiede quasi il quadruplo di energia rispetto a quello sintetico, mentre da animali allevati l’energia necessaria è 15 volte di più. Se proprio non si può resistere alla moda, è meglio comprare un capo di seconda mano, vero o finto che sia.