19 gennaio 2010
IL CASO
Taranto, Filomena stuprata e derubata:
la morte di una clochard per 5 euro
La donna, una senzatetto italiana di 42 anni è spirata
per le lesioni riportate. Arrestato un bulgaro di 31 anni
I pochi averi
di un clochard
TARANTO - Derubata di 5 euro e poi violentata, è morta per le lesioni riportata una donna senza fissa dimora di 42 anni, originaria di Bari, Filomena Rotolo. Il suo assalitore le aveva prima sottratto pochi spiccioli e un telefonino, aggredendola in un capannone abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria di Taranto dove la vittima viveva di espedienti ed elemosine. I fatti si sarebbero svolti domenica sera ma solo ieri, lunedì mattina, Filomena è stata soccorsa e accompagnata all’ospedale Santissima Annunziata dove è spirata nella notte. Prima di perdere i sensi, ai medici del pronto soccorso è riuscita a dire solo che qualcuno l’aveva picchiata a sangue per derubarla dei pochi risparmi e di un telefono cellulare che aveva disperatamente tentato di trattenere. In un altro attimo di lucidità, sempre in ospedale, aveva dato indicazioni anche sul suo assalitore.
L’IDENTIKIT - Elementi precisi, questi, che hanno permesso agli investigatori della Polferr di Taranto, lunedì sera, di individuare e fermare il presunto autore della barbara aggressione a scopo di rapina. Si tratta di uno straniero irregolare di nazionalità bulgara già destinatario di un decreto di espulsione a cui non aveva ancora dato seguito. Gli agenti che lo avevano già notato bazzicare più volte alla stazione, hanno comunicato il suo stato di fermo al magistrato di turno, il pubblico ministero Remo Epifani, il quale nella mattinata di oggi si occuperà del caso.
L’EMORRAGIA - Arrivata al pronto soccorso, accompagnata dall’ambulanza del 118 chiamata dal personale della ferrovia, Filomena presentava una grave anemizzazione per il molto sangue perso dalla bocca e dalle parti intime e un trauma addominale e toracico chiuso. Aveva anche delle infrazioni costali e contusioni su più parti del corpo. Più tardi, per sua stessa ammissione, è emersa anche la violenza carnale. Il bulgaro, fermato inizialmente per lesioni personali gravi, rapina e violenza sessuale, dovrà ora rispondere anche di omicidio: da stabilire ancora se volontario o preterintenzionale.
I TESTIMONI E IL SILENZIO - Una selvaggia violenza che potrebbe essere avvenuta sotto gli occhi di testimoni rimasti al momento ignoti. In quello stesso capannone, infatti, altri senza tetto trovano rifugio nella notte. Le poche testimonianze raccolte dagli agenti della polizia ferroviaria di Taranto non sarebbero state sufficienti per risalire all’extracomunitario fermato. Determinanti sono state invece le indicazioni della Rotolo che conosceva il suo assalitore con il quale, evidentemente, divideva gli angusti ambienti della stazione ferroviaria.
Nazareno Dinoi
19 gennaio 2010
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L’uomo è stato arrestato
Taranto: clochard italiana stuprata, rapinata e uccisa da un bulgaro
VIOLENZA BRUTA 19/01/2010 - Prima di morire, dopo le botte, la rapina e lo stupro, è riuscita a fare un nome. Quello del suo aguzzino, un bulgari do 31 anni che è finito in manette e ora dovrà rispondere, tra le altre cose, del brutale omicidio. La vittima è una clochard italiana di 42 anni che, nella notte tra domenica e lunedì, era stata stuprata in un capannone nei pressi della stazione ferroviaria di Taranto.
Lo straniero arrestato dagli uomini della questura tarantinale avrebbe sottratto cinque euro e poi l’avrebbe malmenata e violentata in un deposito dove i senzatetto solitamente trascorrono la notte. La clochard ha vagato per alcune ore prima di essere soccorsa e ricoverata in ospedale, dove è morta dopo alcune ore a causa delle lesioni subite. Il bulgaro, fermato inizialmente per lesioni personali gravi, rapina e violenza sessuale, dovrà ora rispondere anche di omicidio. Restada stabilire se volontario o preterintenzionale.