19 gennaio 2010
Villa Literno, cadavere di una donna incappucciato e scaricato tra i rifiuti giallo: la vittima abbandonata su una piazzola di sosta Avrebbe 45 anni
Villa Literno, cadavere di una donna incappucciato e scaricato tra i rifiuti giallo: la vittima abbandonata su una piazzola di sosta Avrebbe 45 anni. Il corpo scoperto da un automobilista Il cadavere incappucciato CASERTA - Si trova tra i rifiuti incappucciata, scalza, con il volto rivolto verso terra. Sulle unghie uno smalto rosa, addosso un maglione marrone, una gonna scura, al collo una kefia rossa, poggiato sul corpo un panno chiaro con cui probabilmente è stata avvolta. Fino all’arrivo del medico legale non può essere toccata. Resta dunque così per un po’ di tempo, nella stessa posizione in cui è stata trovata, cadavere, da un automobilista che percorreva la strada statale 7 quater, nel territorio di Villa literno. Erano le 15 45 quando il passante, percorrendo la strada che prosegue lo svincolo per Pozzuoli della Nola - Villa Literno, si è fermato in una piazzola di sosta per un guasto alla macchina. Sceso dall’automobile, ha avvistato a pochi metri da lui, sul selciato, la sagoma di una donna. Dopo aver capito che era morta, ha allertato immediatamente i carabinieri. Il ritrovamento svela una vicenda che ha tutti i contorni del giallo: la donna, riversa tra pneumatici e rifiuti di ogni sorta abbandonati lungo la strada, indossa un berretto nero che le copre totalmente il volto. Sul suo corpo non presenta segni visibili di violenza, né ferite da taglio, né ustioni, né colpi di arma da fuoco: solo l’esame autoptico potrà chiarire le cause della sua morte che non sembra legata, comunque, al berretto che indossava. I carabinieri della compagnia di Casal di Principe - diretti dal capitano Andrea Corinaldesi e dal tenente Giuseppe Sacco - indagano a 360 gradi sul ritrovamento e non escludono alcuna pista. Si potrebbe trattare, sostengono, di omicidio - un caso di soffocamento - ma non si esclude un malore, come un arresto cardiaco, o un’overdose. La donna è di carnagione bianca e la sua età, non essendo stati ritrovati documenti, è solo presumibile: intorno ai 45 anni, dicono gli investigatori. Potrebbe essere italiana o proveniente dall’Est Europa, non si esclude che possa essere una prostituta, magari scaricata in quel posto perché extracomunitaria irregolare. La donna ritrovata tra i rifiuti L’unico particolare della vicenda dato per certo è proprio questo: la donna in quella piazzola di sosta è stata portata da qualcuno, dopo essere morta o uccisa altrove, e scaricata tra i rifiuti di quella strada statale al confine con il territorio napoletano. Strada che le automobili, talvolta rallentando perchè incuriosite dai lampeggianti delle forze dell’ordine, continuano a percorrere - indirizzate dagli operatori dell’Anas e dai vigili del fuoco di Caserta - quando sul posto arrivano anche i carabinieri del comando di Caserta: il maggiore Alfonso Pannone, capo della sezione operativa, e il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Crescenzio Nardone. Arriva anche il dirigente della sede distaccata della squadra mobile di Casal di Principe, Alessandro Tocco. Tutti, insieme al magistrato di turno, osservano il medico legale che, una volta giunto sul posto, comincia la prima ispezione cadaverica. Il corpo della donna può finalmente essere girato. Ma, fino a quando non sono terminate tutte le operazioni del caso, deve restare lì, dove è stata scaricata da qualcuno come un rifiuto tra i rifiuti. Marilena Mincione 19 gennaio 2010