Internazionale, 15/21 gennaio 2010, 21 gennaio 2010
GIOVANI, RICCHI E INDOLENTI
Fu erdai, ricchi di seconda generazione: così sono chiamati in Cina i figli di chi, tra stenti e difficoltà, ha accumulato una fortuna. Questi giovani rampolli, cresciuti nell’agio e viziati, rischiano di dissipare le ricchezze di famiglia e di dover ricominciare da zero. Il settimanale di Hong Kong Phoenix Weeklu analizzale cause di un fenomeno che preoccupa il governo e che ha origini lontane. A differenza di altri paesi, la Cina non ha aziende di famiglia antiche. Solo con le riforme economiche di Deng Xiaoping, a partire dal 1979, milioni di cinesi hanno cominciato ad arricchirsi. Ma dopo aver faticato per raggiungere il benessere, oggi i genitori sognano peri figli una vita facile. Troppo facile, al punto che molti finiscono le giro della droga o della criminalità. E anchchi di loro studia nelle migliori università, abbandona l’azienda.