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 2010  gennaio 18 Lunedì calendario

ARRIVA IL MANUALE PER DIVENTARE BUONI VOLONTARI

«Volontariato e felicità» è un binomio sicuramente impegnativo, anche per chi ha fatto del principio di gratuità e dell’impegno verso gli altri una ragione di vita.L’esperienza quotidiana, tuttavia, porta spesso a dimostrare come l’obiettivo sia concretamente raggiungibile, purché si sappia costruire un percorso coerente, che leghi i propri valori al rispetto di quelli altrui.
Anche a questo puntano le «Lezioni della scuola di volontariato », iniziativa promossa già dal 2008 dal comitato di gestione e dal coordinamento dei centri di servizio dell’Emilia Romagna, ora raccolte in un volume (Meltemi editore, 16o pagine, 18 euro) a cura di Paolo Venturi, direttore del centro studi Aiccon sulla cultura della cooperazione e del non profit.
Dall’inquadramento teorico e valoriale al ruolo delle diverse realtà territoriali nell’agire quotidiano, dai nodi della rappresentanza ai rapporti con le pubbliche amministrazioni, l’opera offre un robusto, ancorché sintetico, compendio dei riferimenti utili per chi intenda farsi protagonista nell’azione delle organizzazioni di volontariato. Partendo dalla consapevolezza, come ricorda Pier Luigi Stefani, presidente del centro servizi di Bologna, che «forti cambiamentihanno trasformato le associazioni negli ultimi anni, anche se il raggio d’azione resta nella maggior parte dei casi circoscritto alla loro specifica area di intervento».
Tra i contributi offerti alla Scuola di volontariato dell’Emilia Romagna e ora raccolti nel volume, anche quelli di Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per il Terzo settore, sull’economia del bene comune; Pierpaolo Donati, dell’ateneo bolognese, sul capitale sociale e i beni relazionali; Pier Luigi Sacco, dell’università di Venezia, sulla costruzione dell’identità personale; e Leonardo Becchetti, dell’università di Roma Tor Vergata, sulla relazione tra volontariato e felicità.
La seconda parte del libro approfondisce, invece, gli aspetti pratici e operativi, dall’identità dei comitati di gestione al contributo delle fondazioni bancarie, dal sistema di relazioni con le pubbliche amministrazioni al funzionamento dei centri di servizio. Con un’attenzione costante alla dimensione territoriale, che si conferma un tratto fondamentale delle iniziative di volontariato.