Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 18 Lunedì calendario

IN VOLO 30 MILA NUOVI AEREI

Per i due grandi costruttori di aerei di linea e cargo, Airbus e Boeing, che si spartiscono quasi alla pari il mercato mondiale degli aerei da oltre 100 posti, il 2009 è stato un anno davvero stressante, con performance estreme. Da un lato, la caduta catastrofica degli ordini totali al netto delle cancellazioni, scesi a soli 413 aerei di tutti i tipi e un valore globale stimato in 37 miliardi di dollari, contro i 1.439 aerei per più di 170 miliardi di dollari ordinati nel 2008, che già fu un anno in forte calo rispetto ai 2.750 aerei del 2007. Dall’altro, c’è il record storico della consegne: 979 aerei, tra Airbus e Boeing, per un valore globale stimato in circa 103 miliardi di dollari. Dei due dati – la crisi degli ordini e il boom delle consegne – quello economicamente più importante, per ora, è il secondo, se non altro perchè la quasitotalità dell’importo degli ordini viene pagato dai clienti alla consegna degli aerei.
A breve scadenza, la caduta dei nuovi ordini è fortemente attenuata da un carnet di ordini inevasi (backlog) per oltre 6.900 aerei (circa 840 miliardi di dollari), pari a circa sette anni di produzione. Il quesito è se ci sarà un vera ripresa e quando: secondo alcuni, la svolta potrebbe essere nel 2012.
Nell’attesa, il problema-chiave dei costruttori è riorganizzare, d’intesa con i clienti,il calendario delle consegne, anticipandone alcune e posticipandone altre, per ridurre il rischio o l’impatto delle concellazioni e mantenere un livello stabile di produzione senza compromettere la capacità industriale. Con la ripresa (se ci sarà, salvo una crisi strutturale dell’economia globale e quindi anche dell’industria aeronautica), il crollo degli ordini del 2009, riguardando le prospettive future, sarebbe diluito nel tempo e riassorbito dalla nuova domanda, senza un effettivo impatto sui costruttori. I dati del 2009 confermano che Airbus è in vantaggio su Boeing quanto a ordini netti e relativo valore, consegne e backlog, ma il confronto tra i due rivali è diverso secondo le varie categorie di aeromobili. Boeing, ad esempio, resta in vantaggio nella fascia dei widebody.
Sul medio-lungo periodo Airbus e Boeing mantengono il loro fondamentale ottimismo circa un trend di continua crescita della domanda mondiale di trasporto aereo e quindi del futuro fabbisogno di aeromobili. Le edizioni 2009, appena pubblicate, delle proiezioni ventennali dei due co-struttori, riferite dunque al periodo 2009-28, non sono sempre facilmente tra loro confrontabili, per esempio per alcune differenze di classificazione, ma poi in sostanza concordano, come negli anni precedenti, sui grandi dati.
Nei prossimi vent’anni saranno forniti, secondo Airbus, circa 24 mila nuovi aerei sopra i 100 posti, per un valore totale di 2.900 miliardi di dollari. Se si aggiungono i circa seimila aerei "regionali" da più di 50 posti previsti da Airbus si arriva a un totale di circa 30 mila nuovi aerei. Le proiezioni di Boeing indicano una domanda totale di 29 mila nuovi aerei, compresi i jet regionali, per poco più di 3.200 miliardi di dollari.
Dunque, si tratta di stime abbastanza concordanti, anche se poi divergono in vari dettagli. Come nelle precedenti edizioni delle loro analisi globali, Airbus e Boeing sono in grande disaccordo circa le prospettive degli aerei a grande capacità, i Very Large Aircraft (VLA), cioè i super- jumbo come l’A380 di Airbus o le nuove versioni dello storico 747 di Boeing. Airbus prevede, per il 2009-28, una domanda per oltre 1.300 VLA, mentre Boeing dimezza la stima a soli 740 aerei. Il fatto è che Airbus ha investito a fondo nello sviluppo e nel lancio dell’A380, oggi l’aereo più grande del mondo, con cui ha infranto un quarantennale monopolio di Boeing nel comparto, mentre Boeing non l’ha più veramente sviluppato.
Le stime di Airbus e Boeing sono grosso modo confermate da Rolls-Royce, secondo cui nel 2009-2028 saranno consegnati, a livello globale, 65 mila nuovi aerei per un valore di 3.800 miliardi di dollari, comprendendo però circa 35 mila jet d’affari. Il numero degli aerei di linea previsto da R&R si aggira sui 30 mila, come per Airbus e Boeing, inclusi però anche poco meno di duemila piccoli "regionali" della fascia dei 30-50 posti.
Airbus e Boeing concordano sostanzialmente nella ripartizione geografica della futura domanda. Al terzo posto l’Europa, con circa 7.500 aerei, preceduta dal Nord America con quasi 7.700. Al primo posto l’Asia con una domanda prevista di poco più di 8.700 aerei secondo Airbus, e quasi 9.000 secondo Boeing.