Varie, 18 gennaio 2010
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Berman Paul
• Filosofo. Uno dei più noti intellettuali della sinistra americana, giornalista di Dissent, collaboratore del The New York Times Magazine, The New York Times Book Review, di New Republic • «[...] uno dei maestri del pensiero ”liberal” Usa, l’autore di ”Terrorismo e liberalismo”. [...]» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 3/10/2005) • Autore di «[...] uno dei più importanti libri americani del nostro tempo, Sessantotto. la generazione delle due utopie [...] Pubblicato negli Usa nel 1996, il libro analizza il passaggio dei sessantottini dalla sinistra radicale della giovinezza, la prima utopia, alla democrazia liberal della maturità, la seconda utopia, attorno al 1989, l’anno del crollo del Muro di Berlino. Nella ”Conclusione”, Berman contesta la tesi di un altro famoso libro degli anni Novanta, La fine della storia di Francis Fukuyama, secondo cui la democrazia liberal sarebbe destinata alla vittoria e il totalitarismo alla sconfitta. La democrazia, ammonisce, è minacciata soprattutto da quello che viene erroneamente chiamato fondamentalismo islamico, un termine che conferisce al movimento un connotato religioso, ma che è in realtà radicalismo, perché il suo vero connotato è politico. Nell’Islam, sostiene Berman, si sta verificando quello che si verificò in Europa nel secolo scorso: la nascita del fascismo. Lo si vede non solo in Al Qaeda e nei talebani: in Palestina Hamas attinge alla propaganda nazista, i Protocolli dei savi anziani di Sion, e Saddam Hussein, al suo processo, si paragona a Benito Mussolini.[...]» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 9/5/2006).