da Alessandro Angeloni, Il Messaggero 16/01/2010, 16 gennaio 2010
INTERVISTA A DAVID PIZARRO
(riassunto) - «La Rovina del calcio è il business. Troppi soldi. Mal gestiti. Quando avevo diciannove anni guadagnavo a Udine più o meno duemila euro al mese, ora ai giovani mettono in mano fior di milioni. E poi ci stupiamo se uno si sente come un dio e perde di vista l’essere ragazzo. Già lui non si diverte più. [...]
«Di razzismo in Italia ce n’è anche meno rispetto ad altri Paesi come Spagna e Germania. Si parla tanto di Balotelli e delle persone di colore, ma quello che ho sentito dire io a Totti e De Rossi in questi anni, nemmeno ve lo racconto. Vi farei venire in campo durante il riscaldamento, su vari campi. Insulti sulla loro romanità, sulle cose personali, sulle loro famiglie. Il massimo l’ho sentito una volta ad Ascoli nel 2007, prima della partita. Cose irripetibili, davvero pessime. Ecco perché mi sono affezionato molto alla Roma e alla maglia, proprio perché stiamo sulle scatole a tutti. [...]
«Non scherziamo, lì non è razzismo. Ce l’hanno con lui (Balotelli, ndr) per i suoi atteggiamenti. Talento indiscutibile, ma a noi ne ha combinate tante, troppe. In campo ti riempie di calci inutili, parla in continuazione, provoca. Spero che non incontri mai un collega con la luna storta... Si parla tanto di lui perché è uno che sa vendersi bene. Adesso è dura gestirlo, magari è stato sbagliato qualcosa all’inizio» (il centrocampista della Roma David Pizarro).