Lavinia Farnese, Novella 2000, n. 51, 17/12/2009, pp. 68-72, 17 dicembre 2009
«Sono la suocera ideale. Ho visto troppe unioni sgretolarsi per non aver imparato che la famiglia deve avere un territorio libero da ingerenze, quindi non invado l’intimità, difendo mio genero più di mia figlia» (Annamaria Bernardini de Pace, suocera di Raoul Bova)
«Sono la suocera ideale. Ho visto troppe unioni sgretolarsi per non aver imparato che la famiglia deve avere un territorio libero da ingerenze, quindi non invado l’intimità, difendo mio genero più di mia figlia» (Annamaria Bernardini de Pace, suocera di Raoul Bova). *** A Jackie Stallone, madre di Sylvester, non andò mai giù Brigitte Nielsen, né glielo nascose, dandole della «maiala sfruttatrice di uomini» che faceva bene a operarsi perché «le serve un nuovo viso e denti nuovi e anche un lifting al cervello». Apriti cielo anche con Jennifer Flavin: «E’ falsa, da oltre un decennio fa di tutto per piacermi, ma non è il mio tipo». *** Georgette Civil invocava l’arresto della nuora Amy Winehouse ogni volta che veniva pizzicata tra droga e alcol. Ma la cantante le ha fatto causa. Cinquantamila sterline chieste per aver venduto a un giornale le lettere d’amore di Amy a Blake in prigionia. *** La mamma di Brad Pitt voleva che il figlio e la Aniston tornassero insieme. Angelina Jolie proprio non le va a genio. Spesso alle feste dei bambini pianta la nuora per andare a trovare la ex di Brad. E ormai non si sorprende quando vede rispedirsi al suo indirizzo le offerte d’aiuto domestico, oltre ai completino acquistati con amor di nonna per i nipotini. *** Guerra fredda anche tra il governatore dell’Alaska Sarah Palin e l’ex genero Levi Johnston, l’hockeysta col chewing-gum che mise incinta la figlia di lei, Bristol, proprio mentre Sarah era in campagna elettorale per la vicepresidenza Usa. Oggi la Palin sarà contenta di saperlo posare nudo per Playgirl, e sbandierare ai quattro venti il rapporto di facciata di Sarah col marito Todd. *** A Stefano Tacconi, da sempre, è vietato posare i piedi sul tavolo mentre guarda la tv. Natalia, mamma 64enne di Laura Speranza, non lo tollera, come racconta la figlia: «Gli dice che fa parte di un mondaccio, è troppo più vecchio di me, si veste da ragazzino ridicolo, è un bullo arrogante, si sente il numero uno ma in campo non c’è più; e lui non aiuta: la chiama la vecia».