Antonella Ottolina, Novella 2000, n. 51, 17/12/2009, pp. 30-33, 17 dicembre 2009
Michael e le donne. Da ”Il libro che Michael Jackson avrebbe voluto farti leggere” di Shmuley Boteach
Michael e le donne. Da ”Il libro che Michael Jackson avrebbe voluto farti leggere” di Shmuley Boteach. «Quando ho avuto la mia prima ragazza, Tatum O’Neal, ero così ingenuo… Io avevo 16 anni, lei 13. Lei voleva fare tutto e io niente. Però, quando le tenevo la mano, provavo una sensazione magica». *** «Avevo specchi e pareti tappezzati con le sue foto. Una sera, alla cerimonia dei premi Oscar, lei mi si è avvicinata con naturalezza e ha detto: ”Ciao, sono Brooke Shields. Vieni al party dopo la promozione?”. E io: ”Sì”, squagliato per l’emozione. Avevo circa 23 anni. Ho pensato: ”Che cosa penserebbe se vedesse casa mia, con tutti i suoi poster?”. Poi siamo andati al party, ci siamo scambiati i numeri di telefono e sono rimasto sveglio tutta la notte a girare nella stanza, colmo di felicità. Ci siamo visti molte altre volte, ma poi lei ha cercato di arrivare a un livello di intimità molto alto e io mi sono tirato indietro». *** «Non è stato qualcosa di concordato fra manager o cose simili. Ho voluto provarci. Solo che lei aveva imposto le sue regole già prima che iniziassimo a uscire insieme. Mi ha detto: ”Non andrò MAI a Disneyland, intesi? Fuori discussione”. Mi voleva portare negli strip bar, ma io rispondevo: ”Sei matta? Uomini che si travestono da donne!”. Penso che fosse innamorata di me. Io no di sicuro. Faceva sempre cose fuori di testa. Una pazza fuori controllo» (Michael Jackson di Madonna). *** Secondo Michael, Lisa Marie Presley è la donna perfetta: vanno d’accordo, si divertono insieme, condividono una vita piena di guardie del corpo e paparazzi dietro ogni vaso di fiori. Soprattutto, non c’è possibilità che lei sia interessata ai soldi: come racconta Michael, «Lisa guadagnava qualcosa come un milione di dollari l’anno con i memorabilia di Elvis. Infatti, quando abbiamo divorziato non si è presa neanche un centesimo. Il fatto è che, prima che ci sposassimo, mi aveva promesso che avremmo avuto tanti figli. Conservo ancora le lettere dove scriveva: ”Ti darò nove bambini, ti darò tutto ciò che desideri”. Invece le bastavano i bambini che aveva già e non ha mantenuto la promessa. Io non facevo che girare e rigirare per la casa tenendo in braccio bamboline, piangendo. Soffrivo troppo. Solo dopo il divorzio, Lisa ha cominciato a ripensarci. Voleva che tornassimo insieme. Ci ha provato per mesi e mesi, però io a quel punto sono diventato crudele e non ho più voluto saperne. Naturalmente la stampa tutte queste cose non le conosce… ».