Andrea Tarquini, La Repubblica 15/1/2010, 15 gennaio 2010
Germania, la svolta della Merkel "Conquistare sinistra e stranieri". BERLINO - Siamo alla Bad Godesberg del centrodestra tedesco
Germania, la svolta della Merkel "Conquistare sinistra e stranieri". BERLINO - Siamo alla Bad Godesberg del centrodestra tedesco. Nella "Berliner Erklaerung", la Dichiarazione di Berlino che oggi il vertice della Cdu (la Dc tedesca, il partito di Angela Merkel) approverà, la "fanciulla dell´est", la cancelliera che guida i cristianoconservatori al governo nella prima potenza europea, ha imposto una svolta di modernizzazione radicale che di fatto è anche una svolta a sinistra del suo partito. La Cdu in futuro, dice il documento secondo le anticipazioni di Welt online e di altri siti tedeschi, non dovrà più essere prima di tutto un partito conservatore e cristiano, bensì una forza politica ispirata a valori costitutivi sociali e multiculturali, aperta più che mai agli immigrati, a diverse culture conviventi nell´Occidente moderno, ai bisogni dei giovani, agli anziani, e agli elettori delusi dalla Spd, la socialdemocrazia. Con questa decisa controffensiva, Merkel e la sua "girls band", il gruppo di giovani, moderne ministre al suo fianco, respingono l´attacco dei rivali maschi dell´Ovest che contestavano la sua presunta mancanza di leadership chiedendo un profilo conservatore più duro e quindi una svolta a destra della Cdu, e reagisce al crollo nei sondaggi. La "donna più potente del mondo" contrattacca proponendo al suo partito un processo di adeguamento veloce alla realtà nuova, multiculturale, ai bisogni degli elettori delusi dalla sinistra, ai diversi modelli di famiglia o convivenza. Un processo che ricorda appunto la svolta di Bad Godesberg della Spd, la gloriosa socialdemocrazia tedesca, che decenni orsono nel congresso nella cittadina alle porte di Bonn decise il ripudio del marxismo ortodosso e l´accettazione piena di sistema economico e regole del gioco dell´Occidente. Fu quella l´alba del rinnovamento della sinistra nel mondo libero, insieme ai tanti rinnovamenti dei laburisti inglesi e prima del new labour di Tony Blair. E non a caso, adesso, poco prima delle elezioni britanniche con il successo annunciato del giovane, moderno leader dei nuovi conservatori David Cameron, Angela Merkel lancia appunto la Bad Godesberg della Cdu. Il testo programmatico è chiarissimo. «A fronte dei veloci, profondi cambiamenti delle nostre società e della crescente molteplicità di idee e modelli di vita dobbiamo adattarci e cambiare», dice il documento anticipato dai siti online. Chiede «nuovi sforzi del nostro partito» per capire ed esprimere «diverse idee e modelli di vita», propone che la Cdu sia come partito popolare di centro «la casa degli elettori che tradizionalmente hanno votato e votano per la socialdemocrazia». E anche e soprattutto «il partito in cui si riconoscono come casa i nostri concittadini di origine straniera». Elettori di sinistra delusi e stranieri integrati: ecco le nuove constituencies elettorali cui Angela Merkel punta per rafforzare il suo potere alla guida della Bundesrepublik e risalire nel crollo dei sondaggi. Idee di centrosinistra o di sinistra democratica, ma in salsa conservatrice, adatte all´Europa multiculturale e al mondo segnato da Obama e dall´ascesa delle nuove potenze Cina, India e Brasile. La "Dichiarazione di Berlino" proclama che i valori costitutivi della Cdu sono «nella tradizione cristiano-ebraica, ma anche in valori condivisi da altre culture». E infine ma non ultimo sottolinea, aprendo alle coppie di fatto e ai gay, che «siamo per la famiglia ma siamo aperti a diverse e molteplici idee di famiglia e convivenza e non vogliamo giocarle l´una contro l´altra».