Varie, 14 gennaio 2010
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Angelini Vincenzo
• 1952(~) Imprenditore. Proprietario di tre cliniche private (Villa Pini a Chieti, Santa Maria ad Avezzano e Sanatrix all’Aquila) e tre istituti di riabilitazione extra ospedaliera, impero costruito dal padre negli anni ”50 con l’apertura di un manicomio e poi, in ottemperanza alla legge Basaglia, riconvertito in casa di cura poli-specialistica, è la gola profonda della inchiesta (’sanitopoli abruzzese) che nel 2008 travolse il governatore dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco. Il 27 aprile fu arrestato per bancarotta fraudolenta su disposizione della Procura della Repubblica di Chieti nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della sua clinica privata ”Villa Pini”, i cui dipendenti non percepivano lo stipendio da più di un anno. Agli arresti domiciliari nella sua villa di Francavilla al Mare, la guardia di finanza gli sequestrò preventivamente oggetti d’arte per oltre 10 milioni di euro (opere di Guttuso, De Chirico, Tiziano ecc.) • «[...] I primi guai seri con la giustizia per Angelini, hanno inizio nel 1999. Viene coinvolto in un’inchiesta della procura di Pescara (indagine condotta all’epoca come oggi, dal pm Giuseppe Bellelli) assieme all’allora assessore alla sanità Vincenzo Del Colle e al direttore generale della Asl di Chieti, Mauro D’Eramo. Pesanti i capi di imputazione per l’imprenditore: falso, truffa e abuso in riferimento a prestazioni ospedaliere gonfiate. Il reato poi, è stato prescritto in seguito all’applicazione della legge Cirielli. In tutte le controversie con la pubblica amministrazione, Angelini ha sempre coinvolto il personale, bloccando il pagamento degli stipendi e innescando la rabbia dei dipendenti, spesso arrivati a protestare fin davanti gli uffici della sanità regionale. Angelini, a quanto risulta dalle indagini, è stato l’imprenditore che più di tutti ha sfruttato il sistema delle cartolarizzazioni. Con le sue cliniche, secondo l’accusa, avrebbe presentato fatture alla Regione Abruzzo per prestazioni inesistenti, ricevendo rimborsi d’oro. [...]» (g.cap, la Repubblica” 15/7/2008) • « il grande accusatore delle inchieste sulla Sanitopoli abruzzese. Il patron della clinica villa Pini di Chieti e di altre strutture ad Avezzano e a L’Aquila ha ricostruito con i magistrati di Pescara un decennio di mazzette alla politica. Assolutamente bipartisan. Ha raccontato di aver pagato prima la giunta di centrodestra, quella del governatore Giovanni Pace, per ottenere la cartolarizzazione dei debiti della sanità. Poi è passato a pagare la giunta di centrosinistra anzi - secondo i suoi racconti - direttamente il governatore OttavianoDel Turco. Senza soluzione di continuità per ottenere la seconda tranche della cartolarizzazione. [...] nei primi interrogatori, Angelini ha negato di aver pagato anche il deputato del Popolo della libertà Sabatino Aracu all’epoca in cui questi era responsabile regionale di Forza Italia. ”A Sabatì, ma vaffanculo” gli avrebbe risposto di fronte a una richiesta di 2milioni di euro per comprare una casa alla figlia. Ma più recentemente ha raccontato di avere pagato anche lui, un milione di euro tra soldi e gioielli parte dei quali destinati a diventare regali per ministri e altri berlusconiani. ” un sistema trasversale”. Al termine di un incidente probatorio [...] si rivolse così agli avvocati di Del Turco: ”Voi questo sistema lo difendete, io sono un ex e voglio mettere in luce questo sistema che mi ha schiacciato”. Secondo i pm, solo a Del Turco Angelini avrebbe consegnato tangenti per 5 milioni e 450 mila euro. Con quale sistema lo ha raccontato lo stesso imprenditore: ”Andavo a casa sua a Collelongo. Quando gli davo i soldi lui non li guardava nemmeno e parlava d’altro. Metteva la busta nella libreria e me ne dava un’altra con dentro mele”. [...] L’inchiesta [...] il 14 luglio del 2008 portò alla caduta della giunta abruzzese di centrosinistra [...] Era partita come un’indagine sulla corruzione nel centrosinistra ma è rapidamente passata ad analizzare gli anni della giunta Pace e [...] è approdata al ruolo dell’ex coordinatore di Forza Italia, Sabatino Aracu. [...] Angelini ha raccontato di aver pagato centinaia di migliaia di euro all’ex presidente Pace attraverso l’allora presidente della finanziaria regionale (Fira) Giancarlo Masciarelli. Con la sua collaborazione l’imprenditore della sanità ha evitato l’arresto e con le sue confessioni a rate ha costretto la stessa procura a correggere in corso d’opera la direzione delle ricerche. Quando [...] i pm gli hanno chiesto ”ma perché non ci ha detto tutto un anno fa?” ha risposto che ”sono stressato, dovete aiutarmi voi a ricordare”. [...]» (Domenico Cirillo, ”il manifesto” 7/8/2009).