Danilo Taino, Corriere della Sera 14/01/2010, 14 gennaio 2010
GENNAIO NERO TEDESCO, PIL GI DEL 5%
(riassunto) -
Il 2010 per l’economia tedesca inizia tra incertezze politiche e numeri negativi. L’Ufficio federale di statistica ha annunciato che, secondo dati preliminari, il Prodotto interno lordo della Germania si è contratto, nel 2009, del 5%. il peggior risultato del dopoguerra e indica che l’economia, dopo la recessione violenta dello scorso inverno e la ripresa in primavera, nell’ultima parte del 2009 è tornata debolissima. colpa soprattutto dell’esaurirsi degli effetti di alcune misure di stimolo varate dal governo, in particolare la rottamazione delle aurtomobili vecchie. segno che l’economia non ha ancora trovato un equilibrio dopo la crisi e che il nuovo governo di centrodestra fatica a imporsi. Il Pil non tornerà ai livelli precedenti la recessione prima del 2013. Nel 2009 la Cina ha superato la Germania come primo esportatore mondiale e il governo di Angela Merkel ha colto la necessità di non puntare solo sull’export per sostenere il paese. pronto un programma di riduzioni fiscali, in piccola parte già approvate, da effettuare nel 2011. Ma sul taglio delle tasse e sui suoi tempi il Paese è diviso. I Länder federali e gli imprenditori infatti non vogliono ridurre le proprie spese per consentire una pressione fiscale meno forte. Il risultato è un governo in crisi e una cancelliera indebolita.