A.O., Novella 2000, n. 49, 03/12/2009, pp. 40-41, 3 dicembre 2009
William salverà il trono dalla nonna spendacciona Altro che "governo ladro". «La regina è una sanguisuga che munge il Paese», ha scritto su Facebook, qualche giorno fa, il laburista Peter White
William salverà il trono dalla nonna spendacciona Altro che "governo ladro". «La regina è una sanguisuga che munge il Paese», ha scritto su Facebook, qualche giorno fa, il laburista Peter White. Riferito a una signora di 83 anni come Elisabetta II... D’accordo: il fair play del politico è venuto meno di fronte all’aumento delle spese destinate alla corona, oltre un milione e 600 mila euro in più dell’anno scorso. E, d’accordo, già il giorno dopo White si è affrettato a scusarsi «immensamente». Ma c’è da scommettere che la sua carriera politica non avrà lunga vita, mentre le spese della famiglia reale inglese resteranno un cruccio cronico, come lo sono per tutte le teste coronate. Nessuna monarchia, peraltro, ha difficoltà ad ammetterlo. Anzi, sono proprio i reali i primi a inpegnarsi per risparmiare, cercando di ridimensionare gli sfarzi, di disfarsi di riti superflui e dribblare leggi desuete. Lo rivela una esperta di araldica, la giornalista Enrica Roddolo, nel suo nuovo libro Dio salvi le regine! (Vallardi). Una miniera di notizie e vezzi da cui traiamo un abbecedario sulla vita coronata, tra tradizione e modernità. Aplomb. Il premio "Nervi saldi" va a Kate Middleton, la ragazza che da otto anni fa coppia fissa col principe d’Inghilterra William. Anche se per il fidanzamento si dovrà aspettare ancora (vedi alla voce "duemila e undici") e benché Sua Maestà Elisabetta II insista perché Kate continui a lavorare nelle pubbliche relazioni (un modo per non perdere il contatto con la realtà), pare che la breve rottura tra i due nel 2007 fosse un’abile strategia per allentare la pressione dei media. Caso unico. Il Liechtenstein è l’unico caso di potere assoluto del re, pur nel rispetto della Costituzione. Ed è stata una scelta dei sudditi (35 mila in 160 chilometri quadrati), che hanno dato un consenso bulgaro al referendum "monarchia sì - monarchia no" indetto nel 2003 dal regnante Hans-Adam. Che è anche il più ricco di tutti, secondo Forbes: Sua Altezza vale 3,7 miliardi di euro. Duemila e undici. Fleet Street, a Londra, la storica via della stampa anglosassone, ha fissato il 2011 come data per il matrimonio tra il principe William e Kate Middleton. Facciamo i conti. I titoli nobiliari, in Spagna, nel 1991, contavano 2.500 persone. Oggi sono 300 in più: 2.800. Sulla veridicità di questi quarti di nobilità antica o recente veglia un organismo apposito. Ma si sa che i reali spagnoli hanno un debole per le bellissime plebee come Letizia Ortiz. Gambe in spalla. La regina d’Olanda Juliana (1909 - 2004) accompagnava i figli a scuola in bici. E Beatrice, che ne ha ereditato il trono, è altrettanto informale; prima della strage di Apeldoorn del 30 aprile scorso, quando, durante un corteo, un’auto lanciata verso la famiglia reale ha ucciso quattro persone, passeggiava spesso per le strade di Amsterdam. L’ecologico principe Alberto II di Monaco, invece, insiste per andare a piedi, almeno quando gli appuntamenti di lavoro sono all’interno del Principato. Google Earth. C’è stato un momento di vero imbarazzo quando Elisabetta II, ospite nel 2008 degli uffici londinesi di Google per la presentazione di Google Earth, chiese di testarne il funzionamento localizzando la palazzina dove si trovava in quel momento, a due passi da Buckingham Palace. Impossibile: all’epoca in cui le strade erano state fotografate, l’edificio che li ospitava non era ancora stato costruito. Low cost. I Windsor, per tagliare i costi, fanno volare i loro rampolli con tariffe economiche. Più di una volta l’erede al trono William e la fidanzata Kate Middleton sono arrivati a Londra con biglietti da 14 euro. Anche i Borboni seguono la linea low cost. Oneri. Da 30 anni il Times riporta l’agenda giornaliera degli incarichi ufficiali della famiglia reale. E computa quelli portati a termine. Nel 2008 William si è fatto carico di 24 appuntamenti, circa due al mese. Per Harry, Afghanistan a parte, se ne contano solo 17. Alla loro età, i genitori li surclassavano: Carlo riusciva a presenziare a 84 eventi, mentre Diana ha raggiunto quota 200. Regalo misterioso. Tutti i filmati sulla famiglia reale olandese, dai primi cinegiornali muti del 1903 alle nozze del 2002 tra Guglielmo Alessandro, futuro re d’Olanda e l’argentina Màxima Zorreguieta, sono conservati in un bunker sotto il livello del mare a cui si accede dalla spiaggia di Scheveningen, alla periferia dell’Aia. Tra questi centomila rulli c’è una pellicola conservata in una scatola d’argento: il regalo fatto da un industriale italiano alla casa reale negli anni ’50. Tutti in piedi. Per far approvare le leggi alla regina, una tradizione secolare vuole che gli esponenti del Privy Council stiano in piedi attorno a un tavolo. Perché in questo modo le decisioni si prendono molto più rapidamente. Twitter. Fino agli anni ’60, a Buckingham Palace, «la famiglia comunicava affidando agli scudieri in livrea bigliettini scritti a mano e adagiati su scintillanti vassoi d’argento», scrive Enrica Roddolo in Dio salvi le regine! Oggi la casa reale è presente su molti social network come Twitter. Unta dal Signore. Secondo testi medioevali, l’olio sacro dell’investitura reale inglese avrebbe capacità taumaturgiche. Si racconta di un tipo di tubercolosi che poteva curare solo Edoardo il Confessore, che regnò dal 1043 al 1066. Anche nel 1953, la futura regina Elisabetta consentì che le telecamere inquadrassero ogni gesto della sua incoronazione, tranne il più sacro: quello, appunto, dell’unzione con l’olio.