Varie, 13 gennaio 2010
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Rahman Abdul
• Kabul (Afghanistan) 1965 • «[...] il cittadino afghano che ha rischiato la pena di morte nel suo Paese per essersi convertito al cristianesimo. [...] Aveva [...] abbracciato il cristianesimo nel 1990 in Pakistan, dove si prodigava per assistere i profughi. Dopo un lungo soggiorno in Germania, era rientrato in Afghanistan nel 2002, confortato dalle notizie della caduta del regime dei taleban. Una volta in patria, aveva chiesto l’affidamento delle due figlie che, precedentemente, erano state date in custodia ai nonni materni. E proprio durante un’udienza per l’affidamento, a fine febbraio 2006, il suocero lo aveva accusato di apostasia, reato che la sharia punisce con la morte. Abdul Rahman era stato immediatamente arrestato e messo in carcere. Il caso aveva mobilitato la Comunità occidentale con pressioni sul presidente afghano, Hamid Karzai, affinché fosse riconosciuto a Rahman il diritto fondamentale alla libertà di coscienza e di religione. Le autorità di Kabul, nell’imbarazzo di una scelta, avevano trovato una soluzione che ritenevano onorevole: Rahman fu dichiarato mentalmente instabile e rilasciato. Fuori dal carcere trovò gli agenti italiani che lo portarono in gran segreto e di gran carriera a Roma. L’indomani il Consiglio dei ministri non aveva avuto difficoltà a concedergli lo status di rifugiato, nonostante le vivaci proteste del parlamento afghano [...] Per la liberazione si erano mobilitate quasi tutte le cancellerie occidentali, a partire da quella di Washington, ma è stata l’Italia a muoversi con più decisione per favorire il rilascio e il trasferimento all’estero di chi ormai in patria non sarebbe più potuto restare, perché aveva un destino segnato. Appena messo piede a Roma, Rahman aveva manifestato tutta la sua gioia, ringraziando le autorità e Benedetto XVI per l’impegno profuso. In Afghanistan, aveva detto, ”non voglio tornare mai più” perchè è un Paese dove ”chi cambia religione viene perseguitato e rischia di essere ucciso” [...]» (’La Stampa” 18/10/2006).