Maria Teresa Cometto, il Riformista 12/01/2010 Mario Platero, Il Sole 24 Ore 12/01/2010, 12 gennaio 2010
LA CROCIATA DI BLOOMBERG CONTRO IL SALE SULLE TAVOLE DI NEW YORK
(riassunto) - Michael Bloomberg, appena rieletto sindaco di New York per la terza volta, inizia una nuova crociata salutista. Dopo la battaglia al fumo, alle bibite gassate e ai grassi saturi, arriva quella ai cibi troppo salati. L’obiettivo è ridurre la quantità di sale del 25% in cinque anni. Un colosso come Subway si è già detto pronto a diminuire il sale nei 23mila punti vendita americani. Molte aziende hanno cercato per decenni di ridurre il cloruro di sodio dai loro prodotti, ma ogni volta che ci hanno provato hanno avuto una caduta verticale delle vendite. La realtà è che ai consumatori il sale, anche eccessivo, piace. Le reazioni sono diverse. I cittadini preoccupati per la loro salute e le proprie tasche hanno esultato. David Calabash, un lettore del "New York", ha fatto notare che ci sarà una grande lotta con i produttori, in quanto sale e zucchero sono gli ingredienti meno cari dei cibi lavorati. I libertari e i crapuloni vorrebbero essere lasciati in pace, altri ancora sottolineano l’ipocrisia del sindaco miliardario, che vuole imporre le buone abitudini agli altri ma si concede i peggiori vizi. Per ora l’adesione all’iniziativa di Bloomberg è su base volontaria. Ma era cominciata così anche la campagna contro i grassi saturi (trans fat), alla fine vietati con una legge municipale.