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 2010  gennaio 13 Mercoledì calendario

13 gennaio 1928. "Un capolavoro inutile". Uno dei più grandi fallimenti militari, legato agli ossessivi disegni di grandeur, tipici della mentalità francese

13 gennaio 1928. "Un capolavoro inutile". Uno dei più grandi fallimenti militari, legato agli ossessivi disegni di grandeur, tipici della mentalità francese. Così è passata ai posteri la Linea Maginot, Kolossal difensivo secondo solo alla Grande Muraglia, messo in cantiere il 13 gennaio ’28. Semplificata e ridicolizzata, la storia della Maginot, ci racconta però anche altre cose. Al di là del flop della strategia di trincea, vincente durante il Primo confitto mondiale ma inadeguata alla nuova guerra di movimento e al di là della presunzione di inviolabilità dell’enorme baluardo, aggirato e poi espugnato nei fatti, dalle divisioni tedesche nel celebre blitz di Sedan del ’40, quella cattedrale sotterranea lunga 400 chilometri, costata 5 miliardi di franchi e 10 anni di lavori e munita di 108 fortificazioni, bunker e ostacoli anti-carro, servì anche ad altro. A Controllare militarmente le forti spinte autonomiste di Alsazia e Lorena, ricche regioni abitate da oltre un milione di cittadini germanofoni, riprese ai tedeschi dopo il Trattato di Versailles e a impiegare centinaia di migliaia di lavoratori durante la crisi del ’29. Ridando fiato all’economia e ritardando di fatto la caduta della Terza Repubblica.