Richard Newbury, La Stampa 13/1/2010, 13 gennaio 2010
Nel ghetto la scuola e’ migliore. Il mio battesimo di fuoco come insegnante avvenne a Londra nei primi Anni 70, nella vecchia scuola dell’ex sindaco rosso Ken Livingstone, la Tulse Hill School, frequentata all’80 per cento da caraibici
Nel ghetto la scuola e’ migliore. Il mio battesimo di fuoco come insegnante avvenne a Londra nei primi Anni 70, nella vecchia scuola dell’ex sindaco rosso Ken Livingstone, la Tulse Hill School, frequentata all’80 per cento da caraibici. La crescente consapevolezza nera significava che i miei alunni (che avevano dagli 11 ai 18 anni) chiedevano lezioni di «Storia nera». Era scontato che noi insegnanti ci muovessimo solo a coppie. A quell’epoca vivevo sulla King’s Road, a Chelsea, un quartiere allora bohémien. Ora invece la mia famiglia ha la sua base londinese in un posto dove negli Anni 70 mai mi sarei sognato di mettere piede: Hackney, un miglio a Nord della City, un quartiere che adesso ospita un mix straordinario di culture e gruppi etnici, oltre alle gallerie della nuova BritArt. Dei 202 mila abitanti del quartiere, 126 mila sono nati in Gran Bretagna, gli altri appartengono a 67 gruppi etnici diversi, dagli algerini agli zimbabwesi, passando per 848 italiani. Adesso però la borghesia preme per stabilirsi proprio in un posto come Hackney, il Bronx di Londra. A convincerla, è la qualità dell’istruzione, radicalmente migliorata dopo che tre scuole, in seguito alla consueta ispezione biennale, erano state chiuse perché «inadatte allo scopo». E poiché il denaro del governo segue le scelte di genitori e alunni, è ovvio che cattivi risultati e scarsa disciplina producono zero insegnanti e zero alunni. Le «City Academy» sono un’eredità di Blair, realizzata con l’opposizione di Brown e l’appoggio dei conservatori. Le vecchie scuole sono state demolite e al loro posto, con il forte appoggio di industrie locali e di filantropi, ne sono sorte due nuove, spettacolari, high tech. L’Academy, che ha sempre una specializzazione, è gestita da un trust - nel quale sono rappresentati anche i genitori - che assume e licenzia gli insegnanti e fissa gli obiettivi per gli studenti. E i ragazzi che studiano in edifici che sembrano lussuosi uffici della City, con impianti sportivi meravigliosi, non hanno certo voglia essere espulsi per cattiva condotta o bassi voti. Le due Academy di Hackney sono la City e la Mossbourne, entrambe specializzate in Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (ITC). La Mossbourne, sotto la direzione di Sir Michael Wilshaw, ha già ottenuto eccezionali risultati negli esami pubblici ed è stata giudicata dagli ispettori «straordinaria da ogni punto di vista». La Hackney City Academy, sponsorizzata dal gigante della consulenza alle imprese KPMG e dalla città di Londra, ha aperto in settembre. L’approccio, sotto la direzione di Mark Emerson, mescola high tech e tradizione. Sono i pionieri degli ebook come libri di testo, i compiti arrivano a casa sui cellulari dei ragazzi, e chi non può comprare un laptop lo riceve gratis. L’uniforme è una bella giacca rossa, non sono ammessi telefonini e si pranza con i professori: come in un college tradizionale, ognuno a turno serve gli altri per imparare a socializzare. Ecco perché adesso sia i britannici che le minoranze vogliono venire a vivere ad Hackney, e non scappare!