Francesca Paci per "La Stampa", Lucetta Scaraffia per "Il Riformista" rilanciati da dagospia il 12.1.10, 13 gennaio 2010
1 - ULSTER, SI DIMETTE MISTER ROBINSON
Francesca Paci per "La Stampa"
Adesso tutti lì a tifare per Kirk McCambley. Basta una rapida navigata su Internet per capire che l’amante ventunenne di Mrs Robinson è indiscutibilmente l’eroe del momento. Sarà la storia primonovecentesca del figlio d’un macellaio che costringe alle dimissioni il premier irlandese nonché consorte tradito o la rivalsa generazionale dei giovani esclusi dal potere degli over 60, ma da YouTube a Twitter è un’unica grande fioritura di ammiratori.
Giovedì sera, un paio d’ore dopo che la Bbc aveva mandato in onda il documentario-rivelazione Spotlight, il gruppo Facebook The Kirk «God» McCambley Appreciation Society contava già oltre cinquemila iscritti.
Peter e Iris Robinson
Se le quotazioni del ragazzo sono alle stelle, la sua matura seduttrice non gode della fama gloriosa dell’omologa Anne Bancroft del film «Il Laureato». Due giorni fa, dopo aver ammesso d’aver ottenuto sotto banco un prestito di 50 mila sterline per aiutare illecitamente il ragazzo ad aprire un caffè, Iris Robinson era stata allontanata dal Parlamento dove sedeva come deputata.
Poteva contare ancora sull’appoggio del marito Peter, deciso sin dall’inizio a garantirle supporto. Ieri ha ceduto anche lui: pur ribadendo d’aver agito correttamente, il premier dell’Ulster si è autosospeso per sei settimane dall’incarico e ha chiesto alla collega Arlene Foster, attualmente ministro per le imprese, di prendere le redini del paese.
«Affermo di nuovo che ho agito eticamente, ed è particolarmente doloroso, in questo momento di grande travaglio personale, che debba rispondere di un’accusa infondata e maliziosa», ha scritto Mr Robinson in un comunicato diffuso mentre lo speaker William Hay annunciava la notizia all’Assemblea nazionale irlandese.
Il primo ministro dell Ulster Peter Robinson - Foto di Cathal Mcnaughton
In mattinata il partito unionista Dup, di cui è leader, gli aveva confermato massimo sostegno. Secondo la Bbc la sospensione dovrebbe durare quanto la possibile inchiesta sul ruolo del premier nella vicenda del prestito ottenuto dalla moglie due anni fa, all’epoca della sua relazione adulterina. Sembra infatti che Peter Robinson sapesse ma tacque, violando così la legge.
I colleghi di schieramento per ora fanno quadrato. «Sono certa che la posizione di Peter verrà chiarita», ripete da giorni il primo ministro pro-tempore Arlene Foster ricordando che il Consiglio legale del governo lo ha già scagionato. Mentre Mrs Robinson, in cura psichiatrica sin da quando al termine della storia con Kirk cominciò a pensare al suicidio, è uscita dai riflettori, il marito ne è travolto.
Molti analisti ritengono che l’ex premier, alla guida del governo condiviso dell’Irlanda del Nord insieme al vicepremier repubblicano dello Sinn Fein Martin McGuinness, non sopravviverà allo scandalo. La società conservatrice irlandese perdonerà difficilmente alla moglie l’avventura con un ragazzo coetaneo come i suoi tre figli: la politica è pragmatismo e le porte dell’esecutivo potrebbero essersi chiuse definitivamente.
«Robinson ha bisogno di tempo per risolvere le sue questioni personali», concede Gerry Kelly, uno dei leader dello Sinn Fein. Ma le lancette corrono e il problematico governo condiviso tra protestanti e cattolici non è esattamente a prova di clessidra. Gli unionisti del Dup sono avvertiti: «Martin McGuinness ha detto chiaramente che stiamo entrando in una crisi, la gente chiede di affrontare la devoluzione dei poteri della giustizia e della polizia in Irlanda del Nord». Il mondo reale è severissimo con chi è al comando. Quello virtuale ha già scelto il successore.
2 - UOMINI E DONNE (GIOVANI) IN AFFITTO
Lucetta Scaraffia per "Il Riformista"
Madonna e Jesus fotografati da Steven Klein per W
«Facciamo quello che vogliamo, come i maschi hanno sempre fatto. Era ora». Con queste parole Natalia Aspesi, su Repubblica, festeggia la moda, che si va diffondendo fra attrici e donne del jet set, di scegliersi amanti o mariti molto più giovani. E così dichiara anche Amy Kean, esperta di relazioni sessuali, sempre su Repubblica: le donne «fanno quello che vogliono, o almeno ci provano, come i maschi hanno sempre fatto. Non torneranno nei ruoli passivi di prima».
L’occasione per queste dichiarazioni è stata la pubblica confessione della moglie del premier dell’Irlanda del Nord, dal nome profetico di Mrs. Robinson (che a tutti fa venire in mente la protagonista de Il laureato), che ha avuto una relazione con un giovane di quarant’anni più giovane.
Probabilmente, nello scandalo che ha seguito la rivelazione, ha contato molto ad aggravare la situazione la notizia che la signora aveva prestato una cospicua somma al giovane per aprire un bar, somma che aveva lei stesso ottenuta grazie alla posizione del marito, e che il giovane era cattolico, mentre Mrs. Robinson non solo è protestante, ma è stata eletta in Parlamento come rappresentante del partito protestante, attualmente al potere.
natalia aspesi
Ma per la giornalista di Repubblica queste ragioni non contano, chi la critica è solo un ipocrita conservatore, che nega alle donne le stesse possibilità di cui gli uomini godono da sempre: quella di trasgredire alle leggi che regolano il rapporto fra le generazioni, avviando relazioni sessuali con donne che potrebbero essere loro figlie se non, addirittura, loro nipoti.
Dal momento che queste relazioni sono, al novanta per cento, di natura opportunistica - i giovani vanno con gli anziani non certo per attrazione, ma per solidi vantaggi - non capisco perché la Aspesi si rallegri tanto di questa conquistata eguaglianza. Mi sembra evidente che l’eguaglianza non è di per sé un valore, ma dipende dall’oggetto dell’equiparazione, ovviamente, e qui forse non c’è molto da vantarsi. soltanto uno dei casi - che oggi si moltiplicano - in cui l’emancipazione femminile si realizza in un modo univoco, cioè attraverso un appiattimento delle donne sul modello maschile in tutti i suoi aspetti, anche i più riprovevoli ed umilianti.
E poi, con questa moda si sarà veramente ottenuta una eguaglianza sul piano sessuale? Ho molti dubbi. La situazione degli "uomini in affitto", ovviamente giovani e belli, è diversa da quella delle ragazze in affitto, e diversa in modo sostanziale. Lo aveva spiegato Roberta Tatafiore, in una inchiesta fatta qualche anno fa sul fenomeno della prostituzione maschile: nel caso di donne che pagano, infatti, il prezzo non è determinato dalla gioventù o dalla avvenenza del giovanotto - come piacerebbe alla Aspesi - ma dalla avvenenza, si suppone non molto alta, della signora che affitta. Cioè il contrario esatto della situazione maschile: in un rapporto mercenario, insomma, la donna deve subire l’umiliazione di vedere valutata la propria attrattiva sessuale, cosa che all’uomo non capita mai.
E questo non per perfide coazioni sociali, ma per ragioni naturali facilmente intuibili. Certo, nelle relazioni fra attrici sessantenni e giovanotti elencate da "Repubblica", questo aspetto apertamente mercenario non c’è, ma del resto non c’è neppure fra il miliardario ottantenne che sposa una quarantenne: gli scambi avvengono ad altri livelli, in cui giocano non solo i soldi, ma anche il fascino del successo, l’apparire sui media, entrare in un ambiente privilegiato. E poi, oggi, grazie alle mille diavolerie della chirurgia estetica, una sessantenne può sembrare giovane, o almeno più giovane della sua età anagrafica, e anche questo aiuta.
Ma per quanto tempo? E con quali fatiche della povera donna, costretta a investire tutta se stessa nel restauro continuo del proprio corpo? E "Repubblica" continua dicendo che le attuali cinquanta- sessantenni «attraenti, sensuali, piene di energia. Non sanno cosa farsene di uomini della loro età», i quali però, a sentir loro, non fanno che correre dietro a giovinette...
L’entusiasmo del giornale per questo fenomeno di presunta emancipazione apre invece una finestra su un mondo terribile, fatto di rapporti mercenari che escludono comprensione e solidarietà, e soprattutto escludono lo sguardo dei figli: quale madre sessantenne avrà il coraggio di guardarli negli occhi, dopo avere "sedotto" un loro coetaneo? E pensare che le femministe ottocentesche pensavano che l’ingresso delle donne nel mondo degli uomini avrebbe eliminato queste storture, e avrebbe reso più elevata la morale sociale...
[12-01-2010] dagospia