Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 11 Lunedì calendario

Svolta sul giallo della morte. «Jackson è stato ucciso» - Conrad Murray, cardiologo personale di Michael Jackson, sarà presto incriminato per la morte dell’artista con l’accusa di responsabilità colposa

Svolta sul giallo della morte. «Jackson è stato ucciso» - Conrad Murray, cardiologo personale di Michael Jackson, sarà presto incriminato per la morte dell’artista con l’accusa di responsabilità colposa. Murray, sette figli da sei donne diverse, tre divorzi, un fallimento per difficoltà finanziarie e un accordo giudiziale per il pagamento degli alimenti a uno dei figli, proprietario di due cliniche a Las Vegas e a Houston, una lista di pazienti famosi tra cui l’ex vicepresidente americano Dick Cheney, aveva conosciuto Michael Jackson nel 2006 e da allora era diventato suo amico e medico curante (al prezzo di 150.000 dollari al mese). Jackson, che temeva di non dormire, si faceva iniettare dal dottore, già da tre settimane, il Propofol, un forte anestetico usato solo in ospedale, nelle dosi di 50 mmg a sera. A suo dire questo sedativo, considerato particolarmente pericoloso perché un errore nel dosaggio può comportare il collasso polmonare e l’arresto del cuore, «ti getta nella valle della morte e poi ti riporta in vita». Preoccupato della probabile assuefazione di Jackson e dei rischi legati al farmaco, Murray da un paio di giorni aveva cambiato medicinale. La probabile incrimimazione di Murray è conseguenza del certificato di morte stilato il 31 agosto da Christopher Rogers e reso pubblico in questi giorni, in cui il coroner parla di omicidio.