Corrado Zunino, La Repubblica 11/1/2010, 11 gennaio 2010
Il ritorno di Gaucci: "Voglio il Toro e sono pronto anche a rimetterci" Roma. E´ tornato anche Luciano Gaucci, in questo calcio che vive di nostalgia
Il ritorno di Gaucci: "Voglio il Toro e sono pronto anche a rimetterci" Roma. E´ tornato anche Luciano Gaucci, in questo calcio che vive di nostalgia. Punta dritto al Torino, società dentro la più grave crisi della sua storia. A 70 anni l´ex presidente del Perugia, fuggito a Santo Domingo e quindi rientrato, vuole tornare a fare il presidente e ha avvistato il Torino come preda possibile. «Ho lavorato tutta la vita e fare il pensionato non mi piace. Ho ancora qualche soddisfazione da togliermi». E la sua soddisfazione, Gaucci, potrebbe essere l´acquisto del Torino? «E´ una bella società, con una grande tradizione e tifosi appassionati». Persino troppo, hanno minacciato i giocatori e il presidente Cairo. «L´attuale dirigenza non ha grande esperienza e per queste piazze è necessaria». Quanto potrebbe valere il Torino? «Non ho chiesto conti a nessuno, non conosco i debiti, ma io non ho fretta. La cosa si può fare nell´arco di un anno. E se non mi vorranno vendere il Torino, ci sono altre squadra in difficoltà, io so aspettare». Lei dal calcio italiano è uscito dopo il fallimento del Perugia. «Sono stato allontanato, in verità, da un gruppo di potere che faceva fuori chiunque provasse ad alzare la testa». Carraro non è più in Federazione e poi ha fatto pace con Geronzi. «Non si può stare in guerra con il mondo». E perché, dopo aver fatto il latitante per quattro anni, ha ancora voglia di mettere soldi nel calcio italiano? «Perché la situazione oggi è cambiata: si sono affacciati nuovi imprenditori, ci sono nuove possibilità». Gaucci, conta di guadagnarci con questo Torino? «So che perderei denaro, ma il calcio è una passione. E io ce l´ho ancora dentro».