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 2010  gennaio 08 Venerdì calendario

L’UNIT D’ITALIA




Clicca sull immagine per ingrandirla F ranzo Grande Stevens nel suo articolo L’Italia Unita e voluta nel Risorgimento, dispiacendosi del vento del dissenso che soffia contro il 150° dell’Unità d’Italia, fa giustamente la difesa d’ufficio della sua Torino accogliente e dall’anima italiana, e ricorda i nomi di tantissimi illustri esuli specialmente meridionali che trovarono a Torino accoglienza, solidarietà, e pane, e in seguito gloria e ricordanza. E tuttavia le sue letture non ci sembrano esaustive. D’altra parte se gli eretici meridionali del ”500 trovarono ospitalità a Venezia, culla di libertà e di sogni condivisi, in quale altro luogo avrebbero dovuto e potuto rifugiarsi se non nella liberalissima Torino i perseguitati politici dell’età del Risorgimento? E mi piace integrare l’elenco di Stevens con qualche altro nome: il lucano Ferdinando Petruccelli della Gattina, e i leccesi Giuseppe Pisanelli e Sigismondo Castromediano, il mite duca bianco messo in catene dal Borbone che a Torino ebbe una dolente storia d’amore con Adele Savio, raccontata nel libro Adele di Giuseppe Giacovazzo.
Si deve avere un debito di gratitudine verso l’amica Torino? Sicuramente sì. Ma non certo la pretesa di ingabbiare le voci del dissenso per armonizzarle in un nostalgico unanimismo unitario di facciata e in un commosso volemose bene. Chi sostiene che «qui dal Piemonte non si volle un’Unità così come realizzata per tutta l’Italia, e chi d’altra parte ritiene che alcune Regioni italiane fossero state brutalmente annesse contro la loro volontà e i loro interessi» (Stevens) ragioni ne ha da vendere. Ma non può neppure dimenticare la lunga lista di torti inflitti al Mezzogiorno all’indomani dell’Unità. Come anche Stevens può notare, proprio l’espansione di letture avvicina alla verità e allontana al tempo stesso dalla faziosità. Soltanto ristabilendo una verità manipolata per 150 anni sarà possibile arrivare alla riconciliazione e, per dirla col torinese D’Azeglio, a fare l’Italia e gli Italiani.
72 anni, cultore di civiltà meridionale, Galatone (Le)