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 2010  gennaio 08 Venerdì calendario

Ryanair-Enac, accordo annunciato. Ma la compagnia dà varie versioni TORINO. Accordo raggiunto (o forse no) fra la compagnia aerea Ryanair e l’Enac sui documenti validi per l’imbarco sui voli interni

Ryanair-Enac, accordo annunciato. Ma la compagnia dà varie versioni TORINO. Accordo raggiunto (o forse no) fra la compagnia aerea Ryanair e l’Enac sui documenti validi per l’imbarco sui voli interni. Non dovrebbe esserci, quindi, la cancellazione delle rotte entro i confini italiani minacciata per il 23 gennaio. Dopo un incontro diretto, tutte e due le parti ieri salutavano l’intesa, anche se a leggere le dichiarazioni successive l’impressione era che l’operatore irlandese e l’ente di controllo italiano stessero commentando due testi di accordo diversi. Anzi tre, perché le versioni di Ryanair erano due. Secondo il presidente dell’Enac Vito Riggio, i rappresentanti della compagnia Ryanair «si sono scusati con l’Italia per il fraintendimento nell’uso della parola sicurezza, che attiene alla sicurezza operativa della compagnia e non alla sicurezza degli aeroporti italiani». Riggio si riferiva ai problemi di sicurezza che Ryanair aveva lamentato nelle settimane scorse, qualora avesse dovuto accettare come validi per l’imbarco non solo passaporto e carta d’identità ma anche altri documenti rilasciati dallo Stato. Riggio ha aggiunto che la compagnia accetterà tutti gli altri documenti con l’eccezione delle patenti di guida, che essendo in Italia di due tipi diversi al momento non saranno valide. La compagnia si riserva di fare un approfondimento e poi di valutare. La comunicazione di Ryanair è tutta diversa. Ieri sera nel suo sito si leggeva addirittura che «Ryanair ed Enac hanno raggiunto l’accordo secondo cui tutti i passeggeri che intendono viaggiare sui voli domestici (leggi: interni, ndr) italiani forniranno o il passaporto o la carta di identità nazionale valida in Europa». Il concetto è ribadito per 5 volte (una nel titolo e quattro nel testo). Neanche il minimo accenno ad altri documenti. In dichiarazioni alle agenzie, Ryanair articolava un po’ di più: «Ryanair accetterà ora le carte At/Bt che vengono rilasciate dal governo ai ministri e parlamentari eccetera. Questa è l’unica nuova forma di carta di identità che verrà accettata. La procedura è stata concordata con Enac». Ma allora che cosa ci sarebbe di nuovo? Riggio spiega al telefono che «le carte accettate sono quelle identificative di almeno 4 milioni di dipendenti pubblici e dei familiari». Sobriamente, Ryanair sembra condensare tutte queste persone nella categoria dell’«eccetera» (ammesso poi che questa sia la sua interpretazione). In ogni caso, oltre alle patenti - non valide per ora e forse per sempre - non saranno accettate licenze di pesca, porto d’armi, tessere di ordini professionali né altri documenti di cui si vociferava. E se si scoprisse che non è cambiato niente? Riggio sbotta: «In questo caso non si tratta più. Ormai è tutto deciso, devono fare come dice l’Enac. Domani (oggi, ndr) proverò io a prendere un aereo di Ryanair con la tessera di dipendente pubblico e vedremo».