lettera alla Repubblica 08/01/2010, 8 gennaio 2010
LETTERE
Non è certo la prima volta che la pubblicità si impadronisce di brani musicali importanti per accompagnare gli spot. Ci stiamo ormai abituando a tutto, ma il massacro che una banca sta facendo del celebre coro del "Nabucco" di Giuseppe Verdi mi sembra almeno degno di segnalazione. L’esecuzione del "Va pensiero" è musicalmente valida, ma le parole fanno davvero rabbrividire: lo struggente canto del popolo ebreo che fa volare il pensiero al perduto "suolo natal" si traduce nello spot in un inno al "conto deposito" che assicura un " interesse del 2,5 per cento". Ma non ci sono proprio limiti al buon gusto?
Lorenzo Guglielmini
Roma