Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 08 Venerdì calendario

LETTERE

Non è certo la prima volta che la pubblicità si impadronisce di brani musicali importanti per accompagnare gli spot. Ci stiamo ormai abituando a tutto, ma il massacro che una banca sta facendo del celebre coro del "Nabucco" di Giuseppe Verdi mi sembra almeno degno di segnalazione. L’esecuzione del "Va pensiero" è musicalmente valida, ma le parole fanno davvero rabbrividire: lo struggente canto del popolo ebreo che fa volare il pensiero al perduto "suolo natal" si traduce nello spot in un inno al "conto deposito" che assicura un " interesse del 2,5 per cento". Ma non ci sono proprio limiti al buon gusto?
Lorenzo Guglielmini
Roma