varie, Americo Bonanni e Eugenio Montesano, 8 gennaio 2010
I MANUALI DI ISTRUZIONI, PER VOCE ARANCIO
«Non usare mentre si dorme» (dal manuale di istruzioni di un asciugacapelli).
Ci sono coloro che non lo leggono mai, per pigrizia o per principio: all’arrivo di un nuovo apparecchio elettronico in casa, il manuale di istruzioni non lo degnano neanche di uno sguardo, tirano subito fuori dall’imballaggio cavi, telecomando, spine e si lanciano, sicuri di riuscire a farlo funzionare. E lo stesso fanno con un nuovo software per computer. Poi ci sono gli estremisti di segno opposto, quelli che prima di premere qualsiasi tasto studiano il manuale come appassionati lettori di un libro di avventure.
In mezzo, la maggior parte delle persone, che il manuale lo leggerebbero volentieri per avere informazioni utili a far funzionare al più presto il nuovo lettore Dvd o il programma appena acquistato per archiviare le foto di famiglia. Invece, i manuali d’uso tendono a lasciare scontenti quasi tutti.
Troppo corti. C’è una tendenza dura a morire: all’apertura della confezione esce un lenzuolo di carta che incute quanto meno soggezione (anche per via dei caratteri piccolissimi in cui è scritto). Salvo poi scoprire che in realtà contiene versioni in dodici lingue, e che la parte in italiano è tutta in due minuscoli riquadri, per di più messi capovolti l’uno rispetto all’altro.
Troppo lunghi. Ma ci sono anche manuali realmente logorroici. Come quello di una fotocamera digitale compatta molto diffusa che ha un libretto di istruzioni di oltre cento pagine, più altre 98 per il software di accompagnamento.
Disorganizzati. A pagina 25 del manuale di un nuovo gioiello di videoregistratore digitale trovate il capitolo su come programmare la registrazione di un programma. Peccato che solo a pagina 56 vi dicano che lo spegnimento dell’apparecchio lo metterà in attesa di eventuali registrazioni programmate. In altri termini, se avete letto solo la pagina 25, ma non siete incappati nella 56, lo potreste lasciare acceso, fiduciosi, e proprio per questo motivo la registrazione non partirà.
Semplicemente scritti male, o senza avere in mente che gli utenti non sono tecnici. Un esempio pratico è quello di molti lettori Dvd blue ray, che offrono una impressionante varietà di opzioni per aggiustare l’immagine nel modo più gradevole. Solo che molte di queste impostazioni creeranno problemi se non si fanno opportuni settaggi anche sul televisore al quale l’apparecchio verrà collegato. Ma molti manuali evitano di nominare questo piccolo dettaglio.
«Non adatto ad essere messo nel lavastoviglie» (dal manuale di un telecomando televisivo).
L’elettronica di consumo non è la sola ad avere guai con i manuali. Con i sistemi operativi e i programmi per computer aziende e utenti sembrano aver raggiunto un accordo paradossale: il manuale fornito assieme al software non è utile, e nessuno si aspetta che lo sia. Altrimenti come si giustificherebbe il mercato dei manuali ”alternativi” che si trovano in libreria? Dalla popolare serie ”for dummies” ai più ponderosi libri di programmazione o di montaggio video, tutti sembrano disposti, dopo aver acquistato il programma, a spendere soldi in più per sapere come usarlo.
L’opinione comune tra gli addetti ai lavori è che i manuali vengano scritti dalle persone sbagliate. Non che siano incompetenti, anzi. Spesso conoscono benissimo il prodotto, in molti casi hanno contribuito a crearlo, ma non sono utenti. Istintivamente tenderanno a dare per scontati tanti dettagli che invece l’acquirente ignora. Quindi le loro istruzioni saranno tecnicamente corrette, ma non verranno riconosciute come utili da chi deve usarle sul serio.
Nell’era di internet il manuale di istruzioni non è più cartaceo, ma online, e non è più strutturato in pagine o capitoli. Esistono forum contengono le risposte a ogni possibile domanda, e sono scritti dagli utenti per gli utenti.
Un ottimo forum per il mondo informatico Windows è quello di manuali.it (http://www.manuali.it/forum/), per la semplicità e tempestività delle risposte e per la pazienza dei moderatori, che rispondono in modo esauriente anche alle richieste più banali. Per il mondo Mac, il forum di ItaliaMac (http://www.italiamac.it/).
Niente però risulta chiaro e semplice come quando lo vediamo fare con i nostri occhi. Ecco perchè negli ultimi anni sono diventati diffusissimi i tutorial online su Youtube: video nei quali utenti esperti si filmano (spesso con una semplice webcam) mentre spiegano passo passo come risolvere un problema o ottenere uno specifico risultato. Alcuni tengono veri e propri corsi, suddivisi in lezioni tematiche: si va dalla prima accensione del dispositivo e dalla configurazione iniziale dei programmi fino a guide sul fotoritocco, il montaggio video o audio. Particolarmente richieste le guide esplicative di Microsoft Office. Tra i tanti videolog in italiano, molto ben fatto quello di Federico84 sui computer Mac (http://www.youtube.com/user/Federico84). Per il mondo Windows, invece, consigliamo quello di Federulez (http://www.youtube.com/user/FeDeRuLeZ).
Il programma Apple Tutorial: al momento dell’acquisto di un Mac, con 100 euro in più Apple dà diritto a partecipare ad un corso di dieci lezioni per imparare ad usare il sistema operativo Mac OS X. Il corso, specificamente ideato per gli utenti Windows che decidono di migrare ad Apple, può essere svolto sia online che in aula, presso il Mac Store più vicino alla propria abitazione.
Realizzare un buon libretto di istruzioni su carta significa comunque impiegare uno scrittore tecnico professionista, mentre le aziende trovano molto più economico affidare l’incarico ad un dipendente di basso livello. E nel mondo del software per computer non è insolito scoprire che scrivere un manuale per l’uso di un programma richiede più tempo di quello necessario per realizzare il programma stesso. Ecco perché una casa editrice può fare meglio dell’azienda che ha creato il software.
Eppure le aziende scontano ogni giorno il costo di un cattivo libretto di istruzioni. L’utente sconfortato dal manuale, oltre a decidere di non comprare più il prodotto di una certa marca, alla fine chiama il servizio assistenza, che viene regolarmente intasato.
Esisterebbe anche una normativa, sia europea che italiana (la UNI 10893), a regolare il modo in cui i libretti dovrebbero essere scritti. E qui ci si trova davanti ad un paradosso: secondo le norme, i manuali dovrebbero contenere tutte le istruzioni necessarie ad usare il prodotto in piena sicurezza ed in tutte le sue funzioni. I sistemi operativi per computer non passerebbero questo esame, visto che, all’apertura della confezione, si trovano poche paginette per lo più composte da informazioni legali. La documentazione è sul cd o dvd del software, ma per leggerla bisogna prima aver installato correttamente il tutto.
«Attenzione: accertarsi di aver rimosso il bambino prima di ripiegare il passeggino» (dalle istruzioni d’uso di un passeggino).
Le lamentele sui libretti di istruzione, oltre ad innumerevoli battute e barzellette, hanno creato anche divertenti iniziative. Come quella che andò avanti dal 2000 al 2004: il Premio mondiale per il peggior manuale dell’anno. Sponsorizzato negli Stati Uniti dalla Società per la comunicazione tecnica, ha visto tra i vincitori il libretto di un condizionatore d’aria in cui si raccomandava, testualmente, di non sistemare una persona imbarazzata vicino all’apparecchio. Probabilmente una cattiva traduzione dallo spagnolo (’embarazada” significa incinta).
Peli sui vestiti, graffi sui mobili e sui divani, topi morti sulla porta di casa: per rimediare, David Brunner e Sam Stall hanno scritto Il gatto - manuale di istruzioni. Sottotitolo: Consigli utili per la corretta installazione e manutenzione. Il libro, edito da Kovalski, è strutturato proprio come un manuale, con istruzioni, schemi grafici e perfino le sezione ”domande frequenti”.
Le Guide per negati (la versione italiana delle celebri Guides for dummies), oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, alla portata di tutti, essenziali come un manuale di istruzioni, con l’aggiunta di un linguaggio semplice e chiaro, che entra subito nel vivo della materia, arricchite di simboli e strumenti di navigazione, scritte con ironia e divertimento. Ne esiste una per ogni necessità: dal fitness fai-da-te ai blog, passando per corsi di chitarra, scacchi, massaggi, meditazione, cocktail. Ce n’è persino una sul primo anno di vita dei bambini, e un’altra per smettere di fumare.
Ma parlare di manuali significa anche citare le numerose liste esistenti di avvertenze ed istruzioni strampalate trovate su libretti e fogli illustrativi di ogni genere. Molte di loro sono figlie della crescente tendenza da parte dei consumatori a denunciare le aziende costruttrici di apparecchiature per difetti di qualsiasi tipo. Ecco qualche esempio
Terrorizzanti.. ”Non stirare i vestiti mentre li si indossa”, anche questo di una popolare azienda di ferri da stiro. E poi c’è quel libretto di istruzioni del passeggino: Ma che razza di clienti hanno?
Disarmanti.
’Usare come un normale sapone”, trovato sulla confezione di una saponetta.
’Per accendere l’apparecchio l’interruttore acceso/spento dovrà essere posto sulla posizione acceso”
Indimenticabile manuale di un’auto americana: ”per uscire dall’auto, aprire la porta, scendere, chiudere e bloccare la serratura”.
Impossibili
’Non consumare questo prodotto se manca il sigillo di garanzia”, frase scritta proprio sul sigillo in questione
’Non capovolgere la confezione”, scritta sul fondo di una scatola di dessert.
Demenziali
«Questo prodotto si è rivelato cancerogeno in esperimenti condotti su topi di laboratorio» (dal foglietto illustrativo di un veleno per topi).